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Futuro Direzione Nord: Assolombarda chiede una sveglia all’Europa

Futuro Direzione Nord, Assolombarda chiede una sveglia all’Europa

“Una sveglia all’Europa” sui bisogni dell’industria. È l’appello che il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, ha lanciato dalla 22esima edizione della rassegna Futuro Direzione Nord presso la sede Assolombarda a Milano lunedì 6 maggio. La kermesse è promossa dalla Fondazione Stelline insieme a Inrete, in collaborazione con Assolombarda e con il contributo di Regione Lombardia e il patrocinio del Comune di Milano. La rassegna si tiene da sette anni come sottolineato in apertura di giornata da Fabio Massa, presidente di Fondazione Stelline. “Parliamo di innovazione e futuro e non possiamo non parlare di Europa – ha spiegato Massa introducendo la giornata-, non possiamo non guardare a Bruxelles, con cui bisogna fare i conti. Questa è una maratona di idee per chi ha qualcosa da dire“.

Il monito di Assolombarda a Futuro Direzione Nord

Così come hanno qualcosa da dire le imprese all’Europa in vista del voto di giugno. “All’Europa chiediamo maggiore attenzione, e di riuscire a capire quanto sia importante avere una visione industriale – ha spiegato Spada -   L’Europa è la seconda manifattura al mondo dopo la Cina, però stiamo continuando a perdere posizioni. Quindi è fondamentale che l’Europa da questo punto di vista si dia una sveglia sulle decisioni più importanti per l’industria. Perché insieme alla manifattura è quella che contribuisce a portare crescita e sviluppo”.

Le imprese, ha proseguito Spad,a “chiedono maggiore attenzione su questi temi. Alla prossima Commissione e al prossimo Parlamento chiediamo di varare dei provvedimenti che tengano conto dell’importanza della manifattura e delle grandi transizioni, cercando di gestirle come hanno gestito la pandemia, con grandi fondi e risorse adeguate. Faccio sempre l’esempio dei microchip per cui è stato previsto l’aumento della produzione dal 10 al 20% in Europa. Però il budget che abbiamo è sei volte meno rispetto ai costi. Questo perché, se qualcuno fa un pezzettino non riusciremo mai a fare quello che dobbiamo fare. Serve un grande fondo come abbiamo fatto per la pandemi. Fondo che, abbiamo visto, ha messo in sicurezza tutti i Paesi”. Il nostro spirito “è rappresentato dalla visione recentemente illustrata da Enrico Letta e da Mario Draghi – ha continuato Spada – che chiede un cambiamento radicale nel processo decisionale per quelli che sono i punti strategici”.

Spada (Assolombarda): "Chiediamo la ripresa del nucleare in Italia"

Infine, il tema del nucleare. “Chiediamo la ripresa del nucleare in Italia. Il nostro Paese ha una forte tradizione, 60 anni fa eravamo leader e anche più forti della Francia. Oggi la tecnologia si è evoluta e ne abbiamo di nuove che producono un numero bassissimo di scorie. Se vogliamo veramente riuscire a competere dal punto di vista energetico con tutti gli altri Paesi dobbiamo iniziare a raccontare il nucleare in maniera diversa, non creando contrapposizioni tra chi è favorevole e chi è contrario. Il nucleare oggi è totalmente diverso e le nuove tecnologie possono dare grandi risultati e opportunità al nostro Paese, soprattutto grande indipendenza”, ha concluso Spada.


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