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Gallera: chiudere trasporto pubblico locale. Ci sono contagiati non mappati
Giulio Gallera

Gallera: chiudere trasporto pubblico locale. Ci sono contagiati non mappati

Per contrastare la diffusione del coronavirus in Lombardia "penso che bisognerebbe 'stringere' ancora di piu'" e su questo "ci stiamo interfacciando con il governo", ha detto intervenendo ad Agora' (RaiTre) l'assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, sottolineando che "poi sono fondamentali i comportamenti individuali: stupisce che al Sud ancora non ci si renda conto della situazione, nonostante si siano viste le scende dei camion dell'esercito trasportare i morti", ha concluso Gallera riferendosi ai mezzi militari che trasferivano i deceduti della provincia di Bergamo a Modena per essere cremati. "Le bare - ha spiegato l'assessore - che vediamo, come quelle di Bergamo, non corrispondono ai conteggi che facciamo. C'è sicuramente una situazione più ampia che non viene mappata, ma la mappatura serve a un dato statistico, il problema di sapere la diffusione totale sarà domani, il problema oggi è provare a curare chi ha bisogno". Secondo Gallera i contagiati superano dunque quelli che si riescono a mappare e così i morti. "La prima settimana - ricostruisce - noi abbiamo fatto tamponi a tappeto, e siamo stati accusati da tutti di farne troppi. Allora l'Istituto superiore di sanità ha emanato linee guida per farli fare solo a coloro che hanno una polmonite o sintomi da polmonite a prescindere da dove arrivano, ma c'è sicuramente una serie di persone che sul territorio per la velocità del virus e per alcune condizioni pregresse sicuramente non viene mappata e probabilmente anche molte persone anziane".

In Lombardia potrebbero arrivare medici da altre parti d'Italia per fronteggiare l'emergenza coronavirus: "Oggi abbiamo avuto in questo senso la disponibilita' da 5 Regioni d'Italia" e nello specifico da Trentino Alto Adige, Toscana, Molise e Puglia", ha continuato Gallera che si e' scusato con la quinta Regione non citata perche' in quel momento non si e' ricordato il nome. 

"Abbiamo chiesto al governo un irrigidimento delle misure" per cercare di contenere la diffusione del coronavirus, in modo che vengo chiuso tutto "cio' che non e' agroalimentare o energia", ha detto Gallera, per il quale si potrebbero chiudere, ad esempio, "i negozi di elettrodomestici, alcuni uffici pubblici ancora aperti per il rilascio delle licenze commerciali o per sbrigare pratiche edilizi". Si potrebbero chiudere, ha aggiunto, "alcune attivita' di liberi professionisti", ma anche "il trasporto pubblico locale", in modo che "la gente che deve muoversi va con il mezzo proprio oppure le aziende potrebbero organizzarsi". 

"Noi ne abbiamo tantissimi di tamponi, ne abbiamo fatti 60mila e ne abbiamo ordinati un milione e mezzo", ha chiarito l'assessore al Welfare , a proposito dell'azienda bresciana che avrebbe venduto 500mila tamponi agli Stati Uniti. "Noi di tamponi ne abbiamo, poi se una azienda li vende ben venga", ha aggiunto.

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