Milano

Gallera: prudenza su dato decessi. Sanità Lombardia resta un'eccellenza

In merito alle critiche e alle richieste di dimissioni, l'assessore al Welfare si dice amareggiato da chi strumentalizza l'emergenza sanitaria

Gallera: prudenza su dato decessi. Sanità Lombardia resta un'eccellenza

"Guardiamolo con prudenza. E' successo, ad esempio, all'inizio di ogni mese che arrivano anche un centinaio di decessi che sono legati alle anagrafi dei Comuni che non vengono aggiornati quotidianamente. Dai nostri ospedali è arrivato il dato che segnalava zero decessi, io non vorrei registrare oggi una forte smentita: prima di dire che la Lombardia ha zero decessi, aspettiamo oggi cosa succede", così Giulio Gallera, assessore al Welfare, ospite a 'Mattino Cinque', commenta il dato di ieri sui decessi da coronavirus in Lombardia. Per l'assessore si tratta comunque di "un dato significativo e non è l'unico: il numero delle terapie intensive è costantemente in riduzione, cresce il numero dei guariti, tutti gli indicatori di Regione Lombardia sono positivi".

L'assessore lombardo al Welfare, si dice "molto" preoccupato" dalle immagini della movida che da Nord a Sud rendono simili le principali città italiane, tra cui Milano. Se il 4 maggio c'è stata un'apertura "molto lenta e graduale, poche persone sui mezzi di trasporti, in giro c'era una crescita di persona contenuta", racconta a 'Mattino Cinque' "nell'ultima settimana c'è un'incontenibile voglia di tornare alla normalità e questo può essere rischioso. Mi sembra quasi che ci sia un effetto rimozione che è sbagliato, dobbiamo ricordarci che abbiamo pianto e ci siamo impressionati davanti alle immagini delle terapie intensive", spiega. "Non era un film di un altro mondo, ma è successo poche settimane fa nella nostra regione. Se non abbiamo un atteggiamento responsabile il rischio che si torni oggettivamente c'è", aggiunge.

 "Non ci sono più motivi per criticare la Regione Lombardia, ho cercato di rendere un concetto non così semplice come l'indice di contagiosità, ossia quanto una persona può infettare altre persone", ha detto l'assessore lombardo in replica a chi lo ha attaccato, arrivando anche a chiedere le sue dimissioni, dopo la spiegazione sull'indice di contagiosità legato al Covid 19. E svela che non sarebbe l'unico a commettere errori, ma nel farlo commette un lapsus. "Sono andato a vedere anche sul sito del ministero della Salute dopo, sotto una dichiarazione del ministro Speranza dice: 'se l'indice è 0,7 vuol dire che una persona non infetta'. E' un concetto corretto, questo? E' scritto sul sito del ministero degli Interni, qualcuno ha lapidato i dirigenti del ministero degli Interni o il ministro Speranza?" cita Gallera, il ministero dell'Interno. "Semplificare concetti scientifici non è semplice, a me è sembrato un modo efficace di dire che c'era una riduzione efficace del contagio, non lo è stato".

"Dà fastidio che ci sia una regione che ha un modello originale che vede il pubblico e il privato collaborare in maniera virtuosa ed essere una grande eccellenza. Nonostante gli attacchi, i cittadini della Campania, della Puglia stanno tornando, stanno prenotando nei nostri ospedali per venire a farsi curare qui. Questo dà molto fastidio, qualcuno vuole smontare questo modello e utilizza questo momento", sottolinea Giulio Gallera. Nei suoi confronti è stata chiesta anche una mozione di sfiducia, poi respinta. "A me sembra molto triste che si usino le emergenze sanitarie, che qui ci sono state in maniera molto più acuta e drammatica rispetto ad altrove, per provare a scalzare chi in maniera democratica è stato eletto a governare in questa regione. Noi andiamo avanti a lavorare", conclude Gallera








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