Milano

Gallera vince la mozione di sfiducia. E il rimpasto si allontana (per ora)

di Fabio Massa

Con Salvini che blinda Gallera, l'assessore al Welfare riuscirà a superare anche questa tempesta, discorso diverso per l'atteso e vociferato rimpasto

Gallera vince la mozione di sfiducia. E il rimpasto si allontana (per ora)

Non ci sarà nessuno scossone per Giulio Gallera. Come ampiamente anticipato qui l'assessore al Welfare si salverà dalla mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle. Gli uomini di Dario Violi avrebbero voluto una votazione immediata due settimane fa per evitare che la maggioranza si ricompattasse, ma non sono riusciti nel blitz. Così, si andrà al voto martedì con un diktat secco di Matteo Salvini ai suoi: se votate contro Gallera trovatevi un altro partito perché io non vi candido più. Alla fine anche i mal di pancia più forti si sono immediatamente sopiti. Di più: sia Gianluca Comazzi che Fabrizio Sala, rispettivamente il capogruppo di Fi e il capo delegazione azzurro non hanno alcun interesse a "colpire" il loro assessore. Dunque, Gallera riuscirà a passare anche questa tempesta.

Discorso diverso e più aperto invece sul rimpasto, che è previsto sia ampio. Le figure in discussione sono addirittura sei, e pare sia stato concepito all'opposto di come dovrebbe. Mentre infatti nella politica di un tempo i rimpasti erano una cosa veloce, con soluzioni complicate ma che arrivavano già definite al momento dell'annuncio dell'inizio dei giochi, questa volta la Lega si è lanciata in una crisi al buio, senza ipotesi di sostituzione per nessuna delle "caselle" afferenti a Forza Italia. Tanto che Mariastella Gelmini starebbe fortemente spingendo per un rinvio, se alle calende greche o a gennaio non si sa. Fin tanto che non verrà trovata la quadra sulle deleghe alla sanità e allo sviluppo economico tutto rimarrà in alto mare. E ciò che sembrava scontato - l'addio di Gallera alla giunta - adesso invece lo è molto meno.

fabio.massa@affaritaliani.it







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