Milano

Galleria, il Milan snobba il 150. Malumore tra gli assessori. Inside

Polemiche grandi e piccole a parte, dalle 21 pienone e 300 mila euro raccolti: saranno destinati a progetti in sostegno dei più poveri.

di Fabio Massa

Ci sarà il tavolo del sindaco. E poi tutti gli altri tavoli delle aziende. Da Montblanc a Atm, da Vittoria Assicurazioni a China Investment, da Pirelli a Cracco a due tavoli di Armani. Luis Vittuon ne ha tre, cinque Prada, tre BNP, tre BNL, uno Techint dell'ex presidente di Assolombarda Rocca, due Intesa San Paolo, due Lavazza, uno l'Inter. Nessuno il Milan (LEGGI QUI LA LISTA COMPLETA). E già su questo, c'è chi mormora. Come c'è chi mormora per il fatto che gli assessori non sono stati invitati, poiché la regola stabilita dalla Caritas, dalla Confcommercio e dal Comune, che hanno organizzato l'evento è stata che essendo un evento di beneficenza, hanno potuto partecipare solo le aziende e non i singoli. In pratica, se gli assessori sono stati invitati dalle aziende si siederanno alla cena per i 150 anni della Galleria. Se non sono stati invitati, rimarranno fuori. Si registra, secondo rumors di Affari, qualche altro malumore. Altri malumori da parte dei dipendenti, costretti ad abbandonare gli uffici alle 14.30. Spiega Alessandro De Chirico, di Forza Italia: "Con una mail inviata ieri tutti i lavoratori sono stati informati che sarà impossibile accedere ai palazzi interessati dopo le 14.30. Alcuni dipendenti assegnati alla direzione Consiglio comunale mi hanno informato, però, che per allontanarsi dovranno chiedere ore di permesso secondo l'articolo 19. Nonostante la direzione generale del Comune di Milano e l'assessore Tajani, con la delega alle Risorse Umane, sapessero da mesi dell'iniziativa nessuno ha pensato di comunicare al personale di organizzarsi con il dovuto anticipo". Polemiche grandi e piccole a parte, dalle 21 pienone e 300 mila euro raccolti: saranno destinati a progetti in sostegno dei più poveri.

fabio.massa@affaritaliani.it







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