Milano

Milano, Gelmini: “Non aspettiamo Sala. Ma niente nomi imposti senza confronto"

Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera: “Milano ha bisogno di una svolta netta rispetto al passato"

Milano, Gelmini: “Non aspettiamo Sala. Ma niente nomi imposti senza confronto"

di Daniele Bonecchi per Affaritaliani.it Milano

Luci e ombre sul voto di domenica e lunedì. Mariastella Gelmini è ottimista e guarda già al voto dell’anno prossimo, a Milano. “Non abbiamo intenzione di aspettare le paturnie di Sala per scegliere il nostro candidato per Milano. È evidente che Sala non ha voglia di ricandidarsi. Milano ha bisogno di un sindaco che ci metta testa e cuore. Spero che non ci sia nessuno nel centro-destra che pensi di tirar fuori un nome dal cilindro senza un confronto preventivo e senza quel coinvolgimento della società civile che è stata una chiave dei successi di sindaci come Gabriele Albertini e Letizia Moratti” spiega ad Affaritaliani.it Milano Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera e leader indiscussa in Lombardia. Ma di cosa ha bisogno Milano? “Milano ha bisogno di una svolta netta rispetto al passato, in particolare ora che la pandemia ha messo a dura prova il sistema produttivo dell’intera regione. La logica del maquillage, fatto di ritocchi non serve più. L’urbanistica tattica è una presa in giro, servono interventi pesanti nei quartieri per migliorare la vita dei cittadini e il modello Milano va rivisto completamente a favore del lavoro, della innovazione, della ricerca”, continua l’esponente di Forza Italia. “Non basta blandire i commercianti coi tavolini sui marciapiedi, occorre restituire un ruolo europeo alla città”. Ma i progetti di Forza Italia dove sono? “Non abbiamo mai fatto mancare a Sala le nostre idee e le nostre proposte, dal rilancio delle periferie, alla battaglia contro l’aumento dei biglietti Atm e contro ‘multa selvaggia’, abbiamo sollecitato l’amministrazione a rilanciare l’urbanistica che è ferma da troppi anni. Anche la battaglia sul Tribunale europeo dei brevetti è arrivata in zona Cesarini e speriamo che non sia troppo tardi. A metà ottobre chiameremo il mondo delle imprese, delle associazioni, del lavoro a riflettere sul futuro di Milano. Non basta un uomo solo al comando, in particolare se pensa più al suo futuro che a quello della città”.







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