Milano

Giana (Atm): "Scioperi? Serve svolta". Piuri (FNM): "Mobilità è diritto"

Due giorni di sciopero a Milano nel settore del trasporto pubblico il 28 e 29 novembre, Giana (Atm): "Serve un cambio radicale"

Giana (Atm): "Scioperi? Serve svolta". Piuri (FNM): "Mobilità è diritto"

Scioperi nel settore dei trasporti pubblici a Milano, si prospettano ben due giorni di passione per i pendolari, con la doppia serrata programmata per giovedì 28 e venerdì 29 novembre. E sul tema prende posizione il presidente di Agens (Agenzia Confederale dei Trasporti e Servizi) e Direttore Generale di Atm (Azienda Trasporti Milanesi) Arrigo Giana. Che dichiara: “È il momento di un cambio radicale, serve una svolta, è ora di parlare anche del diritto a muoversi dei cittadini. Bisogna affrontare in modo costruttivo il tema degli scioperi rivedendo le norme e aggiornandole alle attuali esigenze di mobilità delle città".

"La priorità - prosegue Giana -, infatti, è certamente continuare a garantire il diritto legittimo di scioperare ma allo stesso tempo tutelare anche gli spostamenti di milioni di cittadini che ogni giorno usano il trasporto pubblico per andare al lavoro, a scuola o per raggiungere strutture ospedaliere. Il tema della rappresentanza sindacale è cruciale: le aziende non possono essere ostaggio di minoranze che non hanno rappresentatività nel settore, ma hanno il potere di paralizzare le città. Per questo come associazione di categoria stiamo lavorando a una proposta di legge che prevede la proclamazione dello sciopero solo da parte di sindacati che hanno una rappresentatività congrua tra i lavoratori. Se così fosse, le componenti sindacali che raccolgono più consenso sarebbero anche più legittimate".

"Altro tema di riflessione - conlude Giana - è la modalità di informazione. Le aziende per legge sono tenute a dare larga diffusione di uno sciopero ai cittadini almeno cinque giorni prima ma non hanno alcuna possibilità di informare la clientela sulle possibili reali ricadute. Quello che chiediamo è quindi di introdurre un obbligo individuale di comunicare all’azienda l’adesione almeno il giorno prima. Questo permetterebbe di dare informazioni e orientare così le scelte alternative, o meno, dell’utenza. Stabilire una regola in questo senso mi sembra una proposta di buon senso e di convivenza civile, perché se da un lato è sacrosanto il diritto di scioperare, dall’altro lo è anche quello dei cittadini di poter organizzare i propri spostamenti, il proprio lavoro e la propria vita".

Piuri (Trenord): lo sciopero non può soffocare il diritto alla mobilità

In sintonia con quanto affermato da Arrigo Giana, Presidente di Agens, associazione delle aziende di trasporto, e direttore generale di Atm, Trenord sottolinea l’urgente necessità di un riordino normativo in materia di sciopero nel contesto dei servizi essenziali. "Lo sciopero è un diritto costituzionale sacrosanto. Ma non può soffocare il diritto alla mobilità che è intrinsecamente connesso con la libertà delle persone che si muovono – afferma Marco Piuri, amministratore delegato di Trenord e direttore generale del gruppo FNM. Occorre che siano tutelati entrambi questi diritti. Lo sciopero, strumento di dialettica tra lavoratori e azienda, deve ricadere il meno possibile sulle persone che usufruiscono dei servizi di trasporto”.  Trenord sostiene dunque con forza l’iniziativa di Agens. Piuri ha proseguito: “Servono regole condivise sulla effettiva rappresentatività in azienda del soggetto che proclama lo sciopero: sparute minoranze, come spesso accade, non possono generare tanta incertezza nei cittadini e sui gestori servizi. Cosi come occorre che sia riconosciuto l’obbligo individuale di comunicazione preventiva da parte di chi intende aderire, al pari dell’obbligo che le aziende hanno di informare i cittadini sul servizio effettivo di cui potranno usufruire, senza correre il rischio che lo sciopero da diritto si trasformi in una sorta di imboscata sociale”.  Trenord infine esprime soddisfazione per la revoca, da parte del sindacato Orsa, dello sciopero precedentemente indetto per il 15 dicembre prossimo. Un gesto che l'azienda considera di responsabilità, considerando l'imminenza delle festività natalizie. 

 

Gli scioperi del 28 e 29 novembre

Giovedì 28 novembre a scioperare è la Confederazione Unitaria di Base Trasporti (Cub Trasporti) che ha indetto uno stop di 24 ore dei lavoratori del Gruppo Atm Spa di Milano, con fasce orarie mattutine e pomeridiane garantite. Nella fattispecie l’agitazione del personale viaggiante e di esercizio di superficie (bus e tram) e della metropolitana è prevista nei seguenti orari: dalle 8.45 alle 15.00 e dalle 18.00 al termine del servizio. Gli organizzatori dello sciopero hanno reso noto che la mobilitazione verrà attuata “contro la liberalizzazione e la privatizzazione del Tpl milanese e dell’hinterland, contro le gare di appalto dei servizi gestiti da Atm e per l’affidamento diretto in house dei servizi di Tpl, contro la quotazione in borsa e la vendita delle azioni del Gruppo Atm”.

Venerdì 29 novembre ci sarà invece lo sciopero generale dei trasporti che coinvolgerà treni e mezzi pubblici locali in diverse città italiane. La protesta è stata indetta dall’Unione Sindacale di Base (USB) contro la gestione dell’ex Ilva-Arcelor Mittal. 

 







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