Milano

Gino Strada, 11mila persone alla camera ardente

Sono state 11mila le persone che hanno rivolto l'ultimo saluto a Gino Strada alla camera ardente all'interno di Casa Emergency. Majorino: "Politici assenti..."

Strada, 1mila persone alla camera ardente

In 9 mila nelle giornate di sabato e domenica e altri 2mila lunedì mattina hanno voluto dare l’ultimo saluto al fondatore di Emergency Gino Strada. La camera ardente allestita all’interno di “Casa Emergency” in via Santa Croce ha riaperto questa mattina per l’ultima volta, alle 14 è stata definitivamente chiusa. Il caldo, anche oggi, non ha fermato i tanti amici, sostenitori e persone comuni che hanno deciso di mettersi in coda per rendere omaggio al medico. Tra gli altri, negli scorsi due giorni oltre al sindaco Giuseppe Sala, hanno fatto visita alla camera ardente il conduttore televisivo Fabio Fazio, l'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, il fondatore dell'Associazione Libera Don Luigi Ciotti e l’architetto Renzo Piano. Questa mattina è passato l’assessore alle Politiche sociali e abitative, Gabriele Rabaiotti.

Pochi politici, Majorino: "Assenza che parla da sola"

Sulla assenza di politici nazionali a rendere omaggio a strada ha commentato l'europarlamentare del Pd Pierfrancesco Majorino: “È un’assenza che parla da sola, però sono anche convinto del fatto che la presenza di questo popolo straordinario, di questa enorme folla di persone, che va anche ben oltre i confini di un’organizzazione a cui tutti noi siamo legati come Emergency, è un racconto molto potente dell’intensità del rapporto tra Gino Strada e i mondi legati alla solidarietà, all’impegno civile e sociale. Le assenze in questi casi non sono da commentare, ma parlano da sole”. “Non voglio fare alcun tipo di polemica, semmai mi auguro che in futuro chi ha parlato bene di Gino Strada nel momento del cordoglio, con parole anche molto impegnative in relazione di quella che è stata la sua esperienza, se ne ricordi anche quando c’è da votare sulle missioni in Libia o sulla cultura dell’accoglienza - ha continuato -, ad esempio nelle prossime settimane quando questo Paese sarà chiamato a sfide molte difficile su questo tema”. Secondo Majorino Gino Strada “lascia un vuoto enorme. È stato ed è un punto di riferimento straordinario per tutti quelli che hanno a cuore il tema dei diritti umani, civili, la democrazia – ha aggiunto -. Ovviamente non riesco a trovare parole sufficienti, penso che per Milano è stato un punto di riferimento essenziale in tutti questi anni, proprio per portare avanti la cultura dell’aiuto e dell’accoglienza e degli interventi per tutti. Quindi lascia un vuoto gigantesco, ma sono sicuro che la città lo ricorderà per sempre”, ha concluso.

Mannoia: "Gino è stato un vanto per il nostro Paese"

“Gino è stato un vanto per il nostro Paese. Credo che forse si meritava anche che qualcuno lo proponesse come senatore a vita. Forse non avrebbe accettato, però sarebbe stato bello se si fosse pensato di conferirgli questa carica. Credo che Gino se lo meritava”. Lo ha detto Fiorella Mannoia visibilmente commossa uscendo dalla camera ardente allestita nella sede di Emergency di Gino Strada, suo grande amico. “Ho avuto la fortuna di vederlo pochi giorni prima. Questo sarà il ricordo che porterò per sempre. Ho avuto questo grande privilegio di poterlo almeno salutare – ha continuato la cantante, come riporta Mia News -. Mi mancheranno i racconti di Gino sulle sue avventure in Afghanistan con Vauro e Giulietto Chiesa. Gino ha lasciato un vuoto enorme. Adesso bisogna lavorare di più per mandare avanti questa che è la sua creatura. Bisogna fare ancora di più in questo momento”, ha concluso.

Fiano: "L'omaggio da tutti i parlamentari Pd"

“Siamo venuti oggi con il mio collega Fragomeli e anche a nome di tutti i parlamentari del Partito Democratico a omaggiare la figura di Gino Strada e il suo impegno per il salvataggio delle vite umane al di là di ogni fede, colore e credo politico, nazionalità ad ogni latitudine del mondo”. Lo ha detto il deputato del Partito Democratico Emanuele Fiano uscendo dalla camera ardente di Gino Strada allestita nella sede di Emergency insieme all’onorevole Gian Mario Fragomeli. “Pensiamo che il messaggio del salvataggio delle vite umane e della salvaguardia dei diritti umani non potrebbe essere più attuale – ha continuato -. Lascia sicuramente una lezione per tutti anche nelle difficoltà che il mondo incontra proprio in queste ore in una terra che lui ha così amato”. In merito all’assenza dei politici nazionali, Fiano ha aggiunto: “Sono qui a portare la vicinanza di tutti i parlamentari del mio partito, che ha sempre sentito questa figura come vicina. Penso che non ci dovrebbe essere messaggio più importante per la politica, d’altra parte l’incredibile coincidenza tra la morte di Gino Strada e quello che sta succedendo per le strade di Kabul in questi giorni, non potrebbe colpire di più chi fa politica”. A chi gli chiedeva se Strada potesse essere stato divisivo all’interno della sinistra, Fiano ha risposto: “Io non l’ho mai associato alla divisività. Non appartiene a noi questa critica. Ci sono state delle volte che Gino Strada ha detto delle con cui non ero d’accordo, ma credo che la sua lezione sia ineguagliabile”, ha concluso.







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