Milano

Gintoneria, le rivelazioni di Corona a Falsissimo: "Ci ho sc***ato anche io. Lacerenza filmava tutti"

L'ex re dei paparazzi racconta la Gintoneria di Lacerenza e Stefania Nobile: i "pacchetti" con droga e prostitute e le telecamere nascoste

di redazione

Gintoneria, le rivelazioni di Corona a Falsissimo: "Ci ho sc***ato anche io. Lacerenza filmava tutti"

Fabrizio Corona  si prende la scena della torbida vicenda della Gintoneria di Milano. Dopo essersi presentato in bicicletta sotto casa di Davide Lacerenza, il gestore del locale agli arresti domiciliari per autoriciclaggio, sfruttamento della prostituzione e spaccio, l’ex fotografo dei vip ha alzato ulteriormente il tiro. Minacciato di essere ricattato con un video compromettente girato nel locale, Corona ha deciso di giocare d’anticipo, dedicando nella serata di lunedì 10 marzo una puntata esplosiva del suo podcast "Falsissimo" alla ricostruzione della storia della Gintoneria. E pubblicando lui stesso, a pagamento, il filmato.  "Io alla Gintoneria ci sono stato, ci ho bevuto. Sono stato anche alla Malmaison, ci ho scopato. Non mi vergogno a dirlo”.

Corona ha dapprima ricostruito la storia d’affari e sentimenti tra Lacerenza e Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi: dalle visite in carcere di Lacerenza a Stefania, alla prima Gintoneria chiusa per mancanza di permessi, fino alla seconda sede, diventata il locale cult della Milano bene. "Tutti i vip andavano da Lacerenza a ‘sciabolare’, termine inventato da lui. Abbiamo visto Gué Pequeno, calciatori, star. Facevano il tavolo, sbocciavano, postavano le stories", racconta l’ex paparazzo. Poi il primo crollo, lo scandalo del Capodanno alla Gintoneria in pieno lockdown, la sua immagine che precipita, i giornali, la D’Urso e il declino fisico tra alcool, droga e problemi con la criminalità milanese. "Gli rubano due volte l’orologio, lo picchiano. Alla fine, se l’è tatuato", aggiunge Corona.

Il sistema del "pacchetto": prostituzione e fatture gonfiate

Ma il vero nodo dell’inchiesta emerge più avanti, quando Corona legge le intercettazioni di Lacerenza: "Ho strisciato 1500 euro e gliene ho fatti dare 500 alla ragazza", recita un passaggio. "Questo, caro Davidino, è favoreggiamento", commenta Corona. E poi, come riferisce Mow Magazine, la spiegazione del meccanismo: "Arriva il cliente, si siede, beve, si alcolizza, Lacerenza gli offre la droga, tanta, poi scopa. Ma non ha i soldi in contanti. Allora Lacerenza che fa? Gli alza il prezzo del ‘pacchetto’, così denominato dalla Guardia di Finanza, e glielo mette in fattura. Ci paga l’Iva e i soldi cash li dà lui alle ragazze. Questo è sfruttamento della prostituzione." Un sistema ben oliato che, secondo le accuse della magistratura, trasformava il locale in una macchina di denaro illegale.

Cocaina, OnlyFans e il mondo della Gintoneria

Nel talk show entra in scena Asia Gianese, ex fidanzata di Lacerenza e volto noto del web per essere entrata in auto in Piazza Duomo in pieno lockdown. Racconta della Malmaison, il privé del locale: "La gente giocava a scacchi, si stava nel chill. C’era un letto sopra, immagino che qualcuno lo usasse. Era pieno di droga alla Gintoneria, ma in quale locale di Milano non è così?"

Le telecamere nascoste e il rischio ricatti

Ma la rivelazione più inquietante arriva alla fine: la presenza di telecamere nascoste nel locale. "Lacerenza e Righello riprendevano tutti. Li filmavano mentre pippavano, scopavano. I clienti il giorno dopo lo venivano a sapere. Non li ha mai ricattati, ma ti immagini sapere che hai speso tutti quei soldi e fatto certe cose in un locale, e magari hai una moglie o una fidanzata?" Corona mostra un passaggio delle intercettazioni in cui Lacerenza si infuria perché una ragazza copre una telecamera: "Questa putt**na ha coperto la telecamera". Poi aggiunge: "E così, quando vado sotto casa sua, prova a ricattarmi. Ma io non mi fermo. Se volete bloccarmi, dovete spararmi."

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