Gioco d'azzardo, campagna anti slot anche in cinese in Lombardia
La seconda fase della campagna della Regione Lombardia contro il gioco d'azzardo patologico parla anche in cinese
Gioco azzardo: Lombardia, campagna anti slot anche in cinese
"La seconda fase della nostra campagna contro il gioco d'azzardo patologico, che ha preso il via oggi, parla anche in cinese. Nelle sedi di Regione Lombardia di tutte le citta' capoluogo sono infatti a disposizione dei Comuni, degli enti e delle associazioni che desiderano divulgarli 100.000 opuscoli, di cui 15.000 in lingua cinese, dedicati soprattutto ai gestori di punti in cui e' possibile giocare e contenenti le regole da seguire per rispettare la Legge regionale e non incorrere in sanzioni". E' quanto ha fatto sapere l'assessore regionale al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Citta' metropolitana Viviana Beccalossi.
"Gli opuscoli - prosegue - sono stati realizzati anche in cinese dato che molti gestori di slot e macchinette, sia nei bar sia nelle sale giochi, appartengono a questa comunita'. Li abbiamo intitolati 'Le regole vanno rispettate anche se non sei tu a giocare', perche' danno tutte le informazioni in merito, alle distanze minime di 500 metri dai luoghi sensibili, ai nuovi contratti e alle cessioni delle licenze, ricordando il potere sanzionatorio dei Comuni che attraverso le polizie locali sono tenute a far rispettare la normativa". L'iniziativa, ha ricordato l'assessore Beccalossi, fa parte della grande campagna di comunicazione lanciata da Regione Lombardia lo scorso dicembre, con una prima fase dedicata ai cittadini, grazie alla quale sono stati realizzati 5.500 appendini per i treni, 10.000 cartoline presso le biglietterie, un video informativo da 30 secondi trasmesso in rotazione sui canali del circuito Trenord e 180.000 cartoline che verranno distribuite in 330 uffici pubblici di tutta la Lombardia. "Rivolgo il mio appello a tutti i sindaci lombardi - ha concluso - affinche' collaborino alla distribuzione di questo materiale attraverso le strutture comunali o sollecitando i titolari di 'punti gioco'. La loro collaborazione e' fondamentale anche in questo caso, cosi' come e' altrettanto importante continuare nell'attivita' di controllo e sanzione verso chi non rispetta le regole che, da oggi, non ha proprio nessuna scusa o attenuante".