Milano

Gioco illegale a Varese, chiusi 50 siti di scommesse illegali

Slot machine, roulette, scommesse sportive e altro ancora: oltre cinquanta piattaforme di gioco online non autorizzate individuate dai finanzieri di Varese

di redazione

Gioco illegale a Varese, chiusi 50 siti di scommesse illegali

Oltre cinquanta piattaforme di gioco online non autorizzate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sconosciute all’Erario e potenzialmente pericolose per i consumatori. È quanto hanno scoperto i finanzieri del Comando Provinciale di Varese, nell’ambito di un’attività di contrasto al gioco illegale condotta dalla Compagnia di Gallarate.

Secondo i dati dell’Agenzia delle Dogane, solo in provincia di Varese, nel 2019, sono stati giocati oltre un miliardo di euro – una cifra pari a circa il 10% del totale delle giocate in Lombardia. Un dato che nel 2023 è salito fino a quasi 2 miliardi di euro. Un settore in forte espansione, quindi, ma non privo di zone d’ombra.

Le indagini sono partite dall’individuazione di un primo sito sospetto geolocalizzato in un indirizzo inesistente a Gallarate. Da lì, gli inquirenti sono risaliti a una finta società proprietaria e, attraverso l’analisi tecnica, hanno censito altri 49 portali riconducibili allo stesso soggetto.

La licenza delle piattaforme illegali veniva rilasciata dallo Stato di Curaçao

Queste piattaforme proponevano l’intero ventaglio di giochi online presenti sui siti legali autorizzati in Italia: slot machine, roulette, scommesse sportive e altro ancora. Alla vista del giocatore, nulla le differenziava dai portali regolari. In realtà, la licenza utilizzata era rilasciata dallo Stato di Curaçao, nei Caraibi.

Come spiega la Guardia di Finanza, Curaçao è già nota alle autorità economico-finanziarie per precedenti inchieste legate alla criminalità organizzata. L’isola caraibica ha basato buona parte della propria economia sul turismo, sul sistema finanziario offshore e – dagli anni ’90 – sul business del gioco online. Con un regime normativo molto flessibile, tasse ridotte e licenze a basso costo, è diventata una delle mete preferite per gli operatori esteri, nonostante le numerose critiche per la scarsa tutela dei giocatori.

Nessuna imposta versata nè alcuna garanzia sui pagamenti delle vincite

Il rischio, infatti, è concreto: mancano garanzie sui pagamenti delle vincite, le percentuali di ritorno al giocatore possono essere alterate, e non esiste alcuna possibilità di recupero del saldo in caso di chiusura della piattaforma. Inoltre, i siti illegali non offrono strumenti di tutela per i soggetti vulnerabili: nessuna verifica dell’età, nessuna possibilità di autoesclusione per chi soffre di ludopatia.

Oltre ai pericoli per gli utenti, il danno erariale è evidente: nessuna delle attività individuate versa imposte o canoni concessori allo Stato, come previsto dal nuovo decreto legislativo del 19 marzo 2024 n. 41, che riforma il settore dei giochi online. Ogni concessione regolare, infatti, prevede un versamento di 7 milioni di euro a favore dell’Erario.

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