Milano
Giorgetti vuole le Olimpiadi lowcost. Malagò se ne lava le mani...

Olimpiadi Invernali: tra Torino, Veneto e Lombardia ci dovrà essere una sola candidatura. E pochi investimenti pubblici
di Fabio Massa
Pare che Giancarlo Giorgetti sia stato chiaro, chiarissimo, sulle Olimpiadi Invernali: tra Torino, Veneto e Lombardia ci dovrà essere una sola candidatura. Anche perché Giovanni Malagò, che sta tentando di difendere con le unghie e con i denti il suo posto al CONI, ha detto chiaro e tondo che deve esserci una indicazione politica. Tradotto: il governo scelga una città. Ma se il Veneto pare che possa arrivare a una ricomposizione con la Lombardia, i problemi per Milano sono due. Uno è Torino, dove l'Appendino urla e sbraita, ma soprattutto il Movimento 5 Stelle governativo vuole vendere cara la pelle. Quindi Torino si può anche ritirare, ma in cambio di che cosa? E il secondo problema milanese è la Svizzera, che ha già dato un ok di massima, ma pare che sulle strutture, secondo rumors raccolti di Affari, ci sia ancora incognita. Per esempio, un referendum avrebbe sancito che non si vuole costruire un trampolino per il salto. E quindi? Quindi sarebbe una delle strutture da realizzare in Lombardia. Un dettaglio che farebbe salire i costi. E qui c'è il secondo elemento di chiarezza da parte di Giancarlo Giorgetti: il progetto deve essere low costo. Anzi, ultra low cost. Ma che cosa vuol dire essere a basso costo? Anche per essenziale che sia, un evento del genere prevede un investimento di almeno un miliardo e 600 milioni di euro. Ovviamente poi parte dei costi rientrano con i biglietti e il merchandising, con le sponsorship: ma inizialmente la mano governativa ci dovrebbe essere pesantemente. Attilio Fontana, peraltro, vorrebbe inserire nel pacchetto olimpiadi invernali anche tutto il ripensamento della viabilità con la Valtellina, vero e proprio punto dolente della Regione. Sondrio e Bormio sono infatti mondi lontanissimi dal capoluogo, proprio in virtù di un sistema viabilistico che avrebbe bisogno di grandissimi investimenti. Un concetto che però fa a pugni con l'austerity predicata da Giorgetti. Per adesso, insomma, le incognite sono tante. Difficile trovare il bandolo della matassa.
fabio.massa@affaritaliani.it