Milano
Giornata dei Giusti, celebrazioni in streaming e svelamento nuove targhe
Annullate le iniziative pubbliche, ma lo svelamento delle nuove targhe al Giardino del Monte Stella avverrà in diretta streaming sulla pagina FB di Gariwo
Giornata dei Giusti, celebrazioni in streaming e svelamento nuove targhe
La Giornata dei Giusti dell’umanità, solennità civile dedicata il 6 marzo di ogni anno a ricordare le figure esemplari che hanno salvato vite e difeso la dignità umana, questa volta sarà diversa dal passato. In ottemperanza alle norme emanate dalle autorità per arginare la diffusione del Coronavirus, sono state annullate le celebrazioni pubbliche previste a Milano per i Giusti. Sarà comunque possibile seguire lo svelamento delle targhe via streaming. L’Associazione per il Giardino dei Giusti (composta da Comune di Milano, Gariwo e UCEI) ritiene che il messaggio di questa Giornata sia più che mai attuale e meriti attenzione in una fase difficile come questa, che richiede comportamenti responsabili da parte di ogni cittadino per il bene comune.Il tema della Giornata 2020 è proprio “La responsabilità globale. La sfida dei Giusti per salvare il pianeta e l’umanità”, con il richiamo all’impegno di due scienziati che hanno difeso l’ambiente come Valerij Legasov e Wallace Broecker, di figure esemplari della resistenza ai regimi fascista e nazista, come Piero Martinetti e le donne di Rosenstrasse, e di attiviste per la pace e la solidarietà ai migranti, come Hevrin Khalaf e Yusra Mardini. In loro onore venerdì 6 marzo al Giardino dei Giusti al Monte Stella sarà tenuta una cerimonia privata, in cui un rappresentante dell’Amministrazione comunale, il presidente di Gariwo Gabriele Nissim e il vicepresidente dell’UCEI Giorgio Mortara scopriranno le nuove targhe e ricorderanno i momenti salienti delle biografie dei Giusti. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming dalle ore 14.30 sulla pagina Facebook di Gariwo per consentire agli studenti, ai membri delle associazioni e ai cittadini di partecipare, seppur da lontano.
Secondo Gabriele Nissim, “il Coronavirus ci ha riportato improvvisamente alla consapevolezza della fragilità umana e ci rende consapevoli che le contrapposizioni non portano da nessuna parte. È stato questo il punto di partenza che ha spinto gli uomini giusti a rischiare e ad agire durante guerre, genocidi e crisi umanitarie”. Durante la diretta verranno inoltre ricordati i Giusti del Giardino Virtuale del 2020, ovvero quelle figure esemplari che, pur non avendo una targa dedicata nel Giardino di Milano, sono presenti nell’area del Monte Stella ospitata sul sito di Gariwo. Le figure in questione sono: Francesco Quaianni, Emily Bayer, Padre Italo Laracca, Carlo Bianchi, Padre Andrey Sheptytskyy, la famiglia De Regibus (Antonio e Margherita, con la figlia Fiorentina), Leonilde Simonazzi, Reinhold Chrystman, Carlo Tagliabue, Nella Molinari e Luigi Cortile, Franco Basaglia.
LE BIOGRAFIE DEI GIUSTI DEL MONTE STELLA
Le donne di Rosenstrasse, salvarono dalle persecuzioni 2.000 ebrei, i loro mariti, con un’audace protesta sulla Rosenstrasse di Berlino. Vi si riunirono per oltre una settimana, nonostante le minacce delle autorità naziste;
Piero Martinetti, fondatore della Scuola di Milano, fu l'unico filosofo tra i professori universitari a rifiutare di prestare il giuramento al Regime fascista nel 1931, preferendo rinunciare alla cattedra che alla propria libertà di coscienza;
Wallace Broecker, geofisico e climatologo americano, può essere definito il “pioniere” dei cambiamenti climatici per aver previsto già nel 1975 la crescita della temperatura media globale, facendo parlare del riscaldamento globale in un periodo in cui pochi erano pronti ad ascoltare;
Valerij Alekseevič Legasov, chimico che mitigò i danni di Chernobyl. Dopo l’esplosione, insisté per l’evacuazione della popolazione di Pripyat e lavorò incurante delle radiazioni a cui era esposto. A Vienna testimoniò sulle responsabilità dell’accaduto, suscitando l’ostilità dei colleghi sovietici;
Yusra Mardini, nuotatrice siriana, con la sorella Sarah salvò i migranti che con lei fuggivano verso le coste greche e con un accorato appello dalle Nazioni Unite denunciò il dramma dei rifugiati. Alle Olimpiadi di Rio 2016 ha sfilato sotto la bandiera con i cinque cerchi, nella squadra dei rifugiati;
Hevrin Khalaf, attivista curda, ha dedicato la vita ai diritti delle donne e alla lotta per la coesistenza pacifica fra curdi, cristiano-siriaci e arabi. Leader del Partito per il Futuro della Siria, è stata brutalmente uccisa nel 2019 da miliziani islamici, subito dopo l’invasione turca del Kurdistan siriano.