Milano

Giorno del ricordo, cerimonia a Milano al monumento ai martiri delle foibe

Commemorazione del Giorno del ricordo in ricordo dei martiri delle foibe in piazza della Repubblica a Milano, davanti al monumento di Piero Tarticchio

Giorno del ricordo, cerimonia a Milano davanti al monumento

Si è tenuta questa mattina la cerimonia di commemorazione del Giorno del ricordo, in memoria dei martiri delle foibe e gli esuli giuliano-dalmata, in piazza della Repubblica a Milano, dove lo scorso 10 ottobre è stato inaugurato il monumento dedicato alle vittime delle foibe. È stata la prima commemorazione davanti al monumento opera di Piero Tarticchio, artista e scrittore.

Presenti i rappresentanti delle associazioni degli esuli istriani, il sindaco Giuseppe Sala, il presidente dell’Anpi Roberto Cenati, l’assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato, e il prefetto Renato Saccone.

“Milano finalmente ha dato qui un ricordo perenne a dei morti che per decine di anni sono stati occultati, è come se non fossero esistiti. Finalmente oggi possiamo ricordare questi italiani che hanno avuto la sfortuna di essere in terre che sono state oggetto di conquista da parte dei comunisti titini. Per anni si è occultato perché erano stati uccisi da dei comunisti e questo non si poteva dire. Oggi la verità è venuta a galla e alle giovani generazioni dobbiamo spiegare cosa è successo”, ha commentato De Corato.

Presente all’inaugurazione anche Pietro Tarticchio, l’autore del monumento di piazza della Repubblica, che ha detto: “Io vengo qui ogni tanto a dire una preghiera per mio padre che è stato infoibato. E quindi per me questo è diventato parte della nostra terra. Questo è un momento molto solenne, ma soprattutto un momento di grande riflessione: noi dobbiamo riflettere su questa pagina rimossa per tanto tempo. Questa pagina di storia mai scritta. Finalmente oggi possiamo parlare di un ricordo condiviso. Non proprio da tutti, perché c'è ancora qualcuno che giustifica quello che ci è stato fatto. Purtroppo noi siamo stati un popolo senza casa, senza patria e senza identità per troppo tempo. Eppure noi siamo stati espulsi dalla nostra terra per essere italiani e io continuerò a gridare 'Viva l'Italia'”.

Sala: "Fare memoria è un dovere civile e umano"

"Oggi è il Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe. Fare memoria sugli orrori commessi sul confine orientale e sull’esodo dalle terre istriane, fiumane e dalmate è un dovere civile e umano affinché queste tragedie non accadano mai più. La nostra responsabilità al ricordo nei confronti delle vittime, dei loro familiari e di chi è stato costretto a lasciare tutto è enorme: il negazionismo è un male che abbiamo il dovere di estirpare, sempre". Così il sindaco Giuseppe Sala, su Facebook, dopo aver preso parte stamani alla cerimonia per il Giorno del Ricordo al monumento di piazza della Repubblica.

Le bandiere di Palazzo Marino e di tutti gli edifici pubblici oggi sono esposte a mezz'asta.

Fontana: "Foibe, unica colpa: essere italiani"

"La tragedia delle Foibe e della deportazione senza ritorno degli esuli istriano-dalmati. Cieca e sorda senza distinzione d'età, unica colpa: essere italiani".  Lo scrive sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in occasione del 'Giorno del Ricordo'.








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