Milano

Giorno della Memoria, rinvio del corteo pro Palestina: è scontro

Giorno della memoria, arriva lo stop delle questure ai cortei pro-Palestina indetti in varie città italiane, tra cui Milano

Giorno Memoria, rinvio del corteo pro Palestina: è scontro

Per il Giorno della memoria arriva lo stop delle questure ai cortei pro-Palestina indetti  in varie città italiane, tra cui Milano. Ma se i cortei pro-Palestina inizialmente previsti, almeno quelli ufficiali, saranno rinviati, c'è chi non ci sta. Diverse le associazioni e i gruppi che hanno annunciato la loro volontà di scendere ugualmente in piazza nonostante il divieto. "Ne ho parlato con il prefetto e mi ha detto che é allineato con il ministro Piantedosi e io non posso che accettare questa decisione. Per cui non voglio commentare ma credo che sia inevitabile a questo punto, quindi bene così", aveva detto  il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine di un incontro con gli studenti a Palazzo Marino, sede del Comune, nell'ambito del Giorno della Memoria. 

Shoah: Giovani palestinesi, in piazza contro i divieti

"Scendiamo in piazza contro i divieti. Perche' abbiamo memoria". Su Instagram i Giovani palestinesi confermano le manifestazioni a Milano, Roma, Napoli e Cagliari. "Il ministro Piantedosi - scrive il movimento - vieta i cortei del 27 gennaio perche' "la commemorazione della Shoah e' sancita dalla legge dello Stato". La legge dello Stato sancisce anche che l'Italia dovrebbe ripudiare la guerra e che dovrebbero essere vietate le commemorazioni fasciste come quelle per Acca Larentia, perche' li' si', c'erano gli antisemiti veri; eppure non ci sembra che il Governo si sia mosso con la stessa solerzia per far rispettare queste leggi fondamentali. Chiaramente non e' la legge il problema, visto che non si tratta di manifestazioni contro la commemorazione della Shoah, anzi. Chi veramente crede ed esercita la memoria, chi veramente ha vissuto profondamente nella coscienza l'esperienza della Shoah, certamente capisce perche' si deve scendere in piazza per fermare il genocidio che sta avvenendo in Palestina. E' la memoria che ci impone di scendere in piazza il 27 contro e nonostante i divieti, contro un Governo alleato dei criminali sionisti, contro un Governo fascista che pero' ha il coraggio di additare noi come antisemiti, solo perche' lottiamo perche' non si ripeta uno sterminio. Rispetto a quello che sta pagando il nostro popolo per la propria liberta' - aggiungono i Giovani palestinesi - questo piccolo atto di disobbedienza civile e' un rischio trascurabile, anche considerando che, fino a prova contraria, manifestare e' ancora un diritto in Italia. Vi aspettiamo in piazza a Milano, Roma, Napoli e Cagliari: la repressione non ci fermera'". 
 

Piantedosi: possibile rinvio cortei pro Palestina

"La liberta' di manifestazione del pensiero ha una sacralita' intrinseca, e puo' essere compressa o limitata solo per motivi di ordine pubblico. Ci sono delle valutazioni in corso". Nella conferenza stampa seguita al Cdm di Palazzo Chigi il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, risponde cosi' a una domanda sulle manifestazioni pro Palestinaprogrammate in coincidenza del Giorno della Memoria. "Alcune di queste manifestazioni - ha spiegato il titolare del Viminale - per motivazioni anche estranee agli intenti degli organizzatori potrebbero avere un'evoluzione lesiva di valori sanciti da leggi dello Stato, come in questo caso la commemorazione della Shoah. Confido nelle autorita' di pubblica sicurezza, in primis di Roma e Milano, che stanno incontrando i promotori per sollecitare se possibile lo spostamento da parte loro in altra data, e questo non per negare la liberta' di manifestare ma per renderla compatibile con quei valori. Laddove questo non dovesse succedere per autonoma volonta' degli organizzatori faremo le nostre valutazioni a seconda degli scenari che si presentano e adotteremo i provvedimenti di conseguenza". 







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