Milano
Gite scolastiche, l'importante è non risparmiare sulla sicurezza
Milano, a confronto Geronimo La Russa (ACI Milano), Annarita Polacchini (Arriva Italia) e Enrico Moncada (Continental Italia)
Sensibilizzare l’opinione pubblica sulla cultura della sicurezza stradale, in particolar modo per quanto riguarda il tema della sicurezza degli studenti sulle strade del nostro Paese. Questo il tema al centro del talk che si è tenuto ieri nella seconda giornata di BluE, il format dedicato alla mobilità sostenibile in corso nel mezzanino della fermata di Porta Venezia della linea 1 della metropolitana di Milano in occasione della Design Week.
All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, Geronimo La Russa, Presidente di ACI Milano, Annarita Polacchini, Business Innovation Director di Arriva Italia e Enrico Moncada, Business Unit Truck Replacement and Original Equipment Manager Continental Italia. Un confronto che è partito da dati importanti che non possono essere sottovalutati: attualmente in Italia 7 milioni di studenti vanno a scuola in autobus, ben il 96% delle scuole medie e il 54% delle scuole superiori. Un dato da cui partire affinché la sicurezza venga messa sempre di più al centro delle scelte delle scuole quando decidono a chi affidare i servizi di trasporto.
''Il trasporto scolastico è a rischio, in due anni (2016 e 2017) la Polstrada ha controllato il 43% degli autobus in circolazione, di questi il 15% presentava irregolarità e il 20% ha più di 25 anni. Ed è un problema, sia per la sicurezza che per l'ambiente''. Queste le parole di Geronimo La Russa, presidente di ACI Milano, nel suo intervento durante ''Tutti in gita! Mobilità e sicurezza a scuola". ''Tutti i veicoli per il trasporto di persone andrebbero geolocalizzati - ha detto La Russa - speriamo si arrivi a breve a una cabina di regia per capire se questo percorso può essere intrapreso in modo aumentare la sicurezza''.
Annarita Polacchini ha voluto invece sottolineare quali sono le strategie messe in campo da Arriva Italia per garantire il massimo grado di sicurezza, ovvero una politica aziendale che si basa su due pilastri: il costante monitoraggio della condizione tecnica dei veicoli e i controlli periodici che vengono fatti sui dipendenti, in modo che venga garantita la sussistenza di tutti quei requisiti, sia a livello fisico che psicologico, che permettono la guida sicura dei mezzi.
In occasione della tavola rotonda, Continental ha lanciato un'iniziativa di informazione sulle norme di sicurezza che riguardano gli autobus, necessarie affinché i viaggi di istruzione si svolgano in maniera corretta. ''La sicurezza sulle strade è alla base della nostra attività - ha detto Moncada a nome di Continental Italia - produciamo pneumatici premium ad alta tecnologia per gli autobus e sistemi elettronici per assistere gli autisti. Questa iniziativa ci consente di porre l'accento in modo efficace sull’equipaggiamento dei mezzi di trasporto che devono essere di grande qualità, oggetto di continui controlli e di costante manutenzione. Sensibilizzare le aziende di trasporto – da un lato - e gli utenti finali del servizio – dall’altro - è un modo per garantire sicurezza sulle strade".
'Vanno sempre verificate le condizioni interne del veicolo, il funzionamento delle cinture di sicurezza, dei fari e degli estintori'', ricorda in una nota l'azienda produttrice di pneumatici, e aggiunge che ''in Italia le norme sulla circolazione degli autobus prescrivono per gli autisti 45 minuti di riposo ogni 4 ore e mezza di guida. I limiti di velocità sono fissati in autostrada a 100 km/h, fuori dai centri abitati a 80 km/h, nelle strade urbane a 50 km/h''.
“Per tutta questa serie di motivi - ha ribadito Moncada - non si può e non si deve risparmiare sulla sicurezza, quindi sulla manutenzione costante e necessaria e sugli investimenti tecnologici. I mezzi infatti, hanno sempre di più una elevata componente tecnologica che se implementata permette di monitorare costantemente tutta una serie di parametri, dalla velocità ai freni, dalle luci alle ore di guida degli autisti”. Secondo Moncada - al di là del fattore umano e quindi della scelta di autisti professionisti e sottoposti a controlli periodici - “alla base di tutto c’è la qualità dei mezzi e dei materiali che vengono utilizzati, e dunque non si dovrebbero scegliere i fornitori solamente in base ad offerte al ribasso”.
C’è quindi bisogno di una più ampia condivisione dell’importanza della sicurezza sulle nostre strade. “Ecco perché - ha sottolineato Moncada - con Continental saremo Safety Sponsor del Giro d’Italia 2019, vogliamo essere sponsor di tutto il ‘sistema strada’. Il giro non è solo bici, ma è anche moto, camion, auto, tutti i mezzi che sono legati a questo grande evento sportivo e che potranno essere coinvolti insieme ai cittadini. Il nostro obiettivo finale - ha concluso il manager - è mettere a disposizione di tutti gli attori coinvolti la nostra expertise nell’automotive per migliorare la sicurezza, a partire - per quanto ci riguarda - proprio dagli pneumatici che sono una componente molto importante”.
Di chi è la responsabilità di controllare
Dal 1999, in base all’autonomia scolastica, gli istituti scolastici sono responsabili della gestione delle gite. Ciò vuol dire che devono scegliere i fornitori a cui rivolgersi (agenzie di viaggio, ditte di trasporto, ecc.) per queste iniziative. Vi sono però precisi obblighi per i dirigenti scolastici e per gli insegnanti, che, ad esempio, sono tenuti a chiedere copia della carta di circolazione del mezzo che porterà gli alunni in gita. La polizia stradale può intervenire anche su chiamata degli istituti scolastici per controllare preventivamente i mezzi che saranno utilizzati per le gite. Agli insegnanti spetta il compito di segnalare eventuali anomalie prima della partenza. Se verificano che le condizioni del mezzo sono inadeguate, i rappresentanti dell’istituto scolastico hanno il diritto di fermare la partenza e possono contattare la ditta di trasporto per richiedere che gli elementi irregolari (ad esempio pneumatici usurati) siano sostituiti prima della partenza.