Milano
Giuliano Mauri "Il Tessitore del Bosco" il 12 novembre all'Accademia di Brera

Incontro sulla ricerca e il pensiero di Giuliano Mauri martedì 12 novembre alle 17 all'Accademia di Brera
Giuliano Mauri "Il Tessitore del Bosco" il 12 novembre all'Accademia di Brera
L’Associazione Giuliano Mauri e l’Accademia di Belle Arti di Brera organizzano un incontro con alcuni testimoni del pensiero e della ricerca di Giuliano Mauri (Lodivecchio, 1938-2009) a dieci anni dalla scomparsa. La presentazione si terrà alle ore 17 di martedì 12 novembre presso l’accademia di Brera (Aula 10) e sarà introdotta da un saluto istituzione del Direttore Giovanni Iovane. La scelta del luogo non è casuale perché proprio in una delle sedi espositive dell’Ateneo, l’ex chiesa di San Carpoforo, nel 1986, Mauri realizzò una delle sue opere-installazioni più suggestive e coinvolgenti (‘La Terra del Cielo’).
Intervengono Jean Blanchaert, Andrea Cancellato, Decio Carugati, Fabio Cirifino, Gino Di Maggio, Emanuele Montibeller, Domenico Pedroni. Moderano Elisabetta Longari, Accademia di Brera e Francesca Regorda, Associazione Giuliano Mauri.
Giuliano Mauri (Lodivecchio, 1938-2009) fu il primo Artista italiano a far parte del movimento internazionale ART IN NATURE, grazie all’incontro con Dieter Ronte e Vittorio Fagone. Soprannominato da quest’ultimo “Il tessitore del bosco” Mauri ha realizzato architetture vegetali, chiamate da Pierre Restany “Architetture dell’immaginario”, con l’intento di recuperare un dialogo profondo con i luoghi.
In questa direzione si è sempre collocato il suo lavoro, attento a lasciare i segni minimi, essenziali, lievi, nella prospettiva di una sorta di continuità, o di reciproco completamento, tra arte e natura.
Le sue opere, costituite solo da materiale naturale, vivono nel vero senso del termine, seguendo il naturale ciclo di vita, senza modificare il paesaggio in modo invasivo, ma entrando in un intimo rapporto con esso; proprio per questo non può essere associato alla Land Art. Mauri con la sua arte tocca aspetti culturali profondi, che coinvolgono nel loro insieme la storia; con una forte attenzione storica, studia la memoria dei luoghi; l’antropologia, la poesia, la filosofia, la letteratura, la sacralità, sino ad arrivare alle forme primordiali. Un impegno ecologico, come unico mezzo per dare risposta ai mille dubbi dell’uomo. Un ritorno alle origini, il riavvicinamento dell’uomo, ora mai civilizzato, alla natura.
Nato l’11 gennaio 1938 a Lodivecchio, Mauri scompare a soli settantuno anni, il 29 maggio del 2009, lasciando diversi progetti incompiuti. Da allora la famiglia ha sempre lavorato per cercare di valorizzare il suo nome e il suo pensiero, creando l’archivio e, nel luglio del 2016, l’Associazione Giuliano Mauri, con il compito di promuovere, tutelare e valorizzare la sua opera e l’intento principale di “non far dimenticare”. Sono state così organizzate diverse mostre personali e collettive, tra le più importanti ricordiamo: “Giuliano Mauri, tra Progetto e Simbolo” a Palazzo Farnese, Piacenza (2012); “Sui passi di Giuliano Mauri” Fondazione Nympee Castello di Padernello, Brescia (2012); “E subito riprende il viaggio… opere della collezione del MA*GA”, MAGA Gallarate; “Scenario di Terra” MART Trento e Rovereto (2014-15); “Giuliano Mauri, Architetture dell’Immaginario” per Triennale di Milano, Milano Expo 2015, Lodi.