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"Gli arresti a Milano non sono casi isolati". Terrorismo, parla Piantedosi
Matteo Piantedosi

"Gli arresti a Milano non sono casi isolati". Terrorismo, parla Piantedosi

"Arresti a Milano? Non sono casi isolati: ci sono situazioni che stiamo attenzionando". Lo ha detto Matteo Piantedosi, ministro dell'Interno, nel suo intervento su Rai Radio 1 a 'Giù la maschera' in merito al fenomeno terroristico che sta 'colpendo' alcune città in Europa e che si teme possa essere collegato agli sbarchi migratori.

"Quello che è emerso finora è che non sarebbe presente un'organizzazione vera e propria presente in Italia che coordina: sono soggetti che hanno tra di loro dei collegamenti soprattutto attraverso la rete con organizzazioni dai Paesi di provenienza", ha precisato. 

Il ministro: "I due soggetti a Milano avevano dei collegamenti che si fondavano sull'utilizzo della rete"

"Quello che è emerso è che non esisterebbe un'organizzazione vera e propria in Italia - ha spiegato il ministro - e che quindi coordini. Sono soggetti abbastanza svincolati fra di loro: questi due soggetti a Milano avevano dei collegamenti che si fondavano sull'utilizzo della rete. C'era anche un passaggio di denaro. È difficile escludere che ce ne siano altri: l'attenzione è costante e diversi personaggi sono sotto osservazione". "Quanti? Sono circa 28 mila in totale, mentre 286 sono quelli di massima sensibilità e che quindi hanno una formula di vigilanza fissa, anche con militari dell'esercito. Però mi sento di escludere che esista un'organizzazione radicata sul territorio che li coordini", ha concluso Piantedosi. 

Nel 2023 in Italia giunti via mare 2 jihadisti,rimpatriati

"Un conto è il contrasto all'immigrazione irregolare e un conto è i contrasto al terrorismo: l'arrivo via mare ci consente di intercettare in maniera più efficace, come è avvenuto, tutti i personaggi che si dovessero presentare in quella rotta. Quest'anno almeno in due casi abbiamo intercettato personaggi che non davano affidamento, per quali ci risultava traccia di fenomeni di contiguità con organizzazioni della radicalizzazione islamica nei Paesi di provenienza: sono stati arrestati e rimpatriati. Questo lo facciamo perché siamo organizzati negli hotspot di primo ingresso attraverso un incrocio di banche dati". Così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, a Radio Rai Uno.

 

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