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Milano
Gli ex-Cuperlo assaltano Orlando: Pd, i renziani serrano i ranghi
Andrea Orlando

di Fabio Massa

La situazione cambia di ora in ora, confida un dirigente del Partito Democratico milanese. Abbastanza soddisfatto, peraltro. Perché quella che si pensava sarebbe stata una scissione, una spaccatura, un terremoto, si sta rivelando, al massimo, un brutto temporale sulle teste dei Dem. Qualcuno se ne va, ovviamente. Come il consigliere regionale Massimo D'Avolio. Ma gli altri, almeno sotto la Madonnina e dintorni, dovrebbero restare tutti e partecipare a un congresso che prima di tutto bisogna capire se sarà una farsa oppure un confronto vero sui temi. Sembra sia rientrata anche l'ansia di scissione di Onorio Rosati e Francesco Laforgia, ad esempio, ai quali però resta un grosso mal di pancia. Non è escluso che ci saranno complicazioni e decisioni diverse, nell'area ex-Cuperlo, quella Sinistra Dem che prenderà qualche decisione tra sabato e lunedì. Fine settimana rovente, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it.

Anche perché uno degli esponenti milanesi del Pd di sinistra, l'assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino, anticipando tutto e tutti, ha già detto chiaro e tondo che lui va con Orlando. E chi mi ama mi segua. Gli altri, si stanno organizzando. C'è chi insiste per uscire, e chi ha già preso una posizione, come Gianni Cuperlo e dunque Barbara Pollastrini, in un binomio che a Milano pare ultra-consolidato. Un'altra riunione, pare all'inizio di settimana prossima, dovrebbero averla gli orlandiani, ovvero gli amici milanesi di Orlando della prima ora. L'appuntamento non è confermato, ma sarebbe interessante capire che cosa faranno in particolare Carlo Cerami, Eleonora Cardogna, Laura Specchio, Lorenzo Zacchetti, Paolo Zinna. Per quanto riguarda il consigliere comunale Angelo Turco, il sostegno è già garantito e pubblico.


Rimane da capire - e questo è il vero dubbio di tutti - se la piattaforma congressuale di Orlando sarà in opposizione a Renzi o se la sua candidatura è un piacere a Renzi. Di certo, per come si stanno mettendo le cose, l'area di Cuperlo potrebbe in breve militarizzare gli Orlandiani, alcuni dei quali sono già vicinissimi ai renziani.

E i renziani di Milano? Posizione interessante. Secondo rumors pare ci sia stata una riunione, ieri sera, nella quale Bussolati&Co hanno serrato le fila e iniziato il percorso congressuale con il coltello tra i denti. Non solo per far vincere il loro leader, ovviamente, ma anche perché le parole del leader sul "modello Milano" non restino lettera vuota. Perché, come commenta qualcuno, "qui elogiano solo quando stiamo per morire". Insomma, bello bello il Modello Milano, ma alla fine a comandare sono sempre i fiorentini e noi rimaniamo fuori dalla stanza dei bottoni.

E la creatura di D'Alema e Bersani? Di riscontri, come si diceva, pochini per ora. Antonio Panzeri, all'ultimo giro in Europa, riprova a rimettersi in gioco nel nuovo partito. Si attende la formazione delle truppe. E - come al solito - chi vivrà vedrà. Del resto, per dirla con Platone, solo i morti (di politica, of course) hanno visto la fine della guerra.

@FabioAMassa
fabio.massa@affaritaliani.it

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