Milano

Go International 11 e 12 ottobre a Milano: Aice riunisce il mondo dell’export

a cura della redazione

Go International vuol essere la risposta concreta per un nuovo modello di internazionalizzazione del Sistema Italia

Go International 11 e 12 ottobre a Milano: Aice riunisce il mondo dell’export

Riccardo Garosci, presidente Aice (e vicepresidente Confcommercio): “Go International vuole essere la risposta concreta per un nuovo modello di internazionalizzazione del Sistema Italia”. A Go International - la fiera dei servizi per l’export in programma a Milano all’Allianz MICO-FieraMilanoCity l’11 e il 12 ottobre  – www.gointernational.it – imprese e operatori del commercio estero potranno incontrare oltre 110 espositori (da istituzioni pubbliche come ICE, Simest, Agenzia delle Dogane, a player del digital export come Alibaba.com, piattaforma mondiale del B2B; ad aziende della logistica, studi legali, istituti finanziari, società di marketing internazionale, temporary export manager) e partecipare ad oltre 50 workshop tematici. Sarà possibile per le aziende cogliere anche le opportunità in campo di export digitale. Grazie all’accordo siglato con Aice, Alibaba.com offrirà a tutti i visitatori della fiera i propri servizi a condizioni molto favorevoli.“Go International – afferma il presidente di Aice Riccardo Garosci - vuol essere la risposta concreta per un nuovo modello di internazionalizzazione del Sistema Italia”. Un modello che si basi sui principi di collaborazione, unità e sussidiarietà. Saranno presenti, infatti, tutti i soggetti, pubblici e privati, che possono essere di supporto alle imprese italiane in tema di export (istituzioni, banche, sistema camerale, consulenti export, digital export, logistica, ecc.).  Si tratta di una piattaforma fisica a disposizione delle imprese per accedere ad un’amplissima gamma di servizi. 

Go International: "Un nuovo modello per l'internazionalizzazione del Sistema Italia"

Go International sarà aperta, l’11 ottobre alle ore 10 (Sala Roma) dal convegno intitolato “Un nuovo modello per l’internazionalizzazione del Sistema Italia” dove, con il presidente Aice Riccardo Garosci, sono previsti gli interventi di: Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio; i parlamentari europei Carlo Fidanza e Paolo De Castro; Stefania Trenti, Direzione Studi di Intesa Sanpaolo; Mario Boselli, presidente di ICCF – Italy China Council Foundation; Maria Preiti, direttore territoriale Lombardia di Agenzia delle Dogane e dei Monopoli; Giovanni Da Pozzo, presidente di Promos Italia e Giovanni Castino di Alibaba.com. Il dibattito sarà moderato dal professor Carlo Secchi, vicepresidente ISPI e già Rettore dell’Università Bocconi. Go International sarà anche l’occasione per fare il punto sulle strategie di promozione del Made in Italy. “Ci attendiamo una politica più chiara da parte del Governo in tema di sostegno all’internazionalizzazione del sistema economico italiano - dichiara Garosci - Al di là di un interesse prioritario verso l’area dei Balcani Occidentali e verso il tema della ricostruzione post-bellica dell’Ucraina, le linee d’azione del Governo vanno certamente meglio delineate. Il disegno di legge “Tutela, valorizzazione e promozione del Made in Italy” presentato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) è una base buona e innovativa, ma per il settore del terziario presenta il rischio di discriminazioni nei confronti del sistema imprenditoriale”.

Riccardo Garosci: "Individuare soluzioni basate sui principi di collaborazione e sussidiarietà"

Il Sistema Paese necessita di risposte chiare in un momento in cui si sommano diversi segnali di preoccupazione sull’andamento dell’export italiano: 1. il calo delle vendite verso i mercati tradizionali e più ricchi, come la Germania; 2. le difficoltà incontrate nell’incrementare i flussi di export verso l’enorme mercato che è la Cina; 3. il calo della percentuale dell’export italiano sull’export mondiale registrato nel 2022.; 4. Lo stallo nella crescita del numero delle aziende italiane esportatrici, soprattutto le PMI, “sono elementi – conclude Garosci - che devono portare ad un’attenta riflessione e a favorire ancora di più il dialogo tra istituzioni e rappresentanze di imprese per individuare soluzioni basate sui principi di collaborazione e sussidiarietà”.







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