Milano

Gpa, "E' l'amore che crea una famiglia": manifestazione davanti al Comune di Milano

redazione ​​​

"La gestazione per altri non è un reato, ma è amore incondizionato": 300 persone davanti a Palazzo Marino

Gpa, "E' l'amore che crea una famiglia": manifestazione davanti al Comune di Milano


"È l'amore che crea una famiglia". Un presidio di circa 300 persone si è riunito davanti palazzo Marino, contro la legge che ha reso la maternità surrogata, la cosiddetta gpa - gestazione per altri, "reato universale". La manifestazione, organizzata da Famiglie arcobaleno, ha riunito coppie omogenitoriali per denunciare con felpe rosa, cartelli e bandiere che la gestazione per altri "non è un reato, ma è amore incondizionato". Presenti anche altre associazioni come i Sentinelli, l'associazione Luca Coscioni ed esponenti politici locali, dal capogruppo Pd in Regione Pierfrancesco Majorino all'assessore comunale al Welfare Lamberto Bertolè, ai consiglieri del PD Michele Albiani, Monica Romano, Diana De Marchi e la presidente del Municipio 8 Giulia Pelucchi.


"Siamo qui contro la deriva ideologica di questa destra che non vogliamo più - ha affermato dal palco Angela Diomede, referente regionale per la Lombardia di Famiglie arcobaleno - Vogliono scardinare tutti i diritti acquisiti. Siamo qui per dire che ne abbiamo abbastanza di odio, cattiverie, che possono portare solo al fallimento della società. La nostra dignità di essere umani è una cosa su cui non possiamo scendere a compromessi". Lo riferisce Mia News.

Le testimonianze dei padri

"Siamo qui per protestare contro questa legge che criminalizza la 'gestazione per altri' anche fatta all'estero - denuncia a margine un padre, Giorgio Piana - Siamo due papà che ormai da 15 convivono e si amano. Cinque anni fa abbiamo avuto una bambina nata in Canada grazie all'aiuto di una donna favolosa che ci ha permesso di allargare la famiglia. Viviamo a Milano serenamente. La società ci accoglie e non ci criminalizza, a differenza di quello che sta facendo la politica". Per questa famiglia, reato universale significa che "purtroppo nostra figlia in qualche modo si porterà questo stigma a causa di questa legge".

Anche un altro padre, Mauro Lucchini, è sceso in piazza insieme al suo compagno: "Siamo qui perché siamo dei papà, vorremmo che i nostri figli non siano oggetto di discriminazione. Il termine reato universale fa molto male" conclude.

Bertolè: "Gpa reato universale, segno di crisi del governo"

Attacca la scelta del centrodestra, l'assessore Bertolé, dal palco: "Aver introdotto il reato universale è il segno di una crisi di un governo che ha promesso tanto, ma non riesce a mantenere e sta dunque facendo una guerra ideologica, individuando un nemico". Dalla piazza si sono alzate urla di 'vergogna, vergogna!' verso Giorgia Meloni, Roberto Vannacci e la ministra per le pari opportunità e la famiglia Eugenia Roccella.

 







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