Milano

Grande successo per INDA, i primi Stati Generali dell’Influence Economy

di Francesca Ferri

All'Influence Day, 100 tra creator, aziende e istituzioni si sono riuniti per un grande brainstorming collettivo dando vita al primo manifesto del settore

Grande successo per INDA, i primi Stati Generali dell’Influence Economy

Cosa significa “influenzare” e come farlo in modo etico? Qual è l’identità di un influencer o di un creator e come questa può trasformarsi in brand? Quale è l'impatto dell’Influence economy sul mercato e sulla società? Una riposta a queste e molte altre domande è stata data ieri all'Influence Day - INDA, l’appuntamento dedicato all’Influence Economy, un settore che ormai in Italia vale oltre 320 milioni di euro e che alimenta un comparto con più di 350.000 professionisti occupati, principalmente giovani. Cento ospiti selezionati tra creator, talent agency, aziende e istituzioni (gli INDA100), si sono riuniti presso il Talent Garden Calabiana per dare vita ai primi Stati Generali dell’Influence Economy, partecipando al più grande brainstorming collaborativo mai realizzato. Cento prospettive che si sono unite in 10 tavoli di discussione per plasmare un vero e proprio manifesto collettivo dedicato a questo mondo.

A INDA il primo manifesto dell'Influence Economy

Durante l’evento ideato da FLU con il supporto di ALL Communication e sostenuto da Lenovo e Intel inqualità di Main Partner, i 100 protagonisti hanno co-creato un vero e proprio manifesto in 12 punti, nato per essere per essere una pietra miliare nel futuro del comparto. Si tratta di 12 screenshot, sviluppati anche grazie all’Intelligenza Artificiale, che ruotano intorno a tre concetti cardine: Influence, Identity e Innovation. Il manifesto sarà messo a disposizione del tavolo tecnico dell’Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) previsto fra qualche settimana, quando si discuterà su nuove regole per influencer e creatori di contenuti digitali che aumentino la trasparenza verso stakeholder e pubblico.

Sampietro (FLU): "Un manifesto co-costruito per un mercato dell'Influence Economy più solido"

 

 

“Con INDA abbiamo raggiunto un traguardo importante per noi, ma anche per tutto il mercato. Aver messo a disposizione di addetti ai lavori, media e istituzioni un manifesto co-costruito insieme a tutti i principali stakeholder di questa economia è un grande passo verso un mercato più maturo, solido e pronto a nuovesfide". Così Giancarlo Sampietro, Chief Business & Innovation Officer di Uniting Group e Founder & CEO di FLU. "Durante la giornata abbiamo dibattuto sul concetto d'influenza, fatto chiarezza sull'identità e segnato la strada verso un settore che fino ad oggi ha avuto poca rappresentanza verso l'opinione pubblica. Siamo certi che il futuro dell'influence economy sarà sempre più prolifico e rappresentato con professionalità, competenze, responsabilità”

Assessora Cappello: "Le istituzioni si devono occupare del settore, a livello economico e sociale"

 

 

L’Influence marketing è un settore che impatta in modo significativo sull'economia e sulla società. Per questo motivo necessita di momenti di dibattito ai più alti livelli a beneficio di una corretta informazione e per una crescita di tutta la industry, che vale oltre 21miliardi a livello mondiale. "Il 90% delle imprese italiane utilizza l'Influence Economy per vendere e sviluppare i propri prodotti e brand. E si prevede che a giugno questo mondo genererà un valore di 400milioni di euro per il nostro Paese. E' importante quindi che anche le istituzioni si occupino dell'Influence Economy per lo sviluppo economico dell'Italia, ma anche per regolamentare il settore, ragionando bene sulle possibili ricadute sociali". Così Alessia Cappello, Assessora allo Sviluppo economico e alle Politiche del lavoro del Comune di Milano, a margine dell'Influence Day.

C'è ancora fiducia negli influencer, Dona: "Ma i consumatori prediligono i divulgatori"

 

 

All'Influence Day è stata anche presentata in anteprima la ricerca di BVA Doxa - FLU “Il consumatore e gli influencer: una relazione da approfondire”, che ha portato sul palco il punto di vista degli utenti dei social network, destinatari finali dei messaggi di influencer e creator. Il report, condotto a gennaio 2024 proprio per indagare come sia cambiato il rapporto tra consumer e creator dopo il "caso Ferragni", ha confermato che gli italiani si fidano ancora degli influencer. Oltre la metà degli intervistati da BVA Doxa – FLU (il 56%) attualmente segue più di dieci influencer e nella maggior parte dei casi (88%) si fida dei loro consigli perché credibili e in linea con i propri interessi. L'impatto degli influencer sui consumatori è dunque sempre molto significativo, ma secondo Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, gli utenti sembrerebbero privilegiare da qualche tempo le informazioni. "Accanto agli influencer si stanno facendo spazio i divulgatori, quelli che raccontano i pro di un prodotto ma anche qualche contro, permettendo ai consumatori di fare scelte più consapevoli".

Gli INDA100, tra influencer, creator, aziende e istituzioni

L'Influence Day - INDA ha visto la presenza di tanti nomi di primissimo piano: dai talent Vincenzo “La fisica che ci piace" Schettini, Riccardo "Rick DuFer" Dal Ferro, Tommaso Cassissa, Gabriele Vagnato, Camilla “Camihawke” Boniardi, Martina Socrate, Emanuele Ferrari, Luca Gervasi, Elisa Maino; alle importanti presenze istituzionali di Paolo Lupi (Vice Direttore Direzione Servizi Media AGCOM), Massimiliano Dona (Presidente Unione Nazionale Consumatori), Giulia Pastorella (Vicepresidente e Deputata di Azione in Commissione Trasporti Poste e Telecomunicazioni), Valentina Barzotti (Capogruppo M5S Commissione Lavoro Camera dei Deputati), Gabriele Ferrieri (Presidente ANGI - Associazione Nazionale Giovani Innovatori), Layla Pavone (Coordinatrice Board Innovazione Tecnologica e Trasformazione Digitale Comune di Milano) e Alessia Cappello (Assessora allo Sviluppo Economico e alle Politiche del Lavoro Comune di Milano).

Gli INDA AWARDS per Influence, Identity e Innovation

INDA è stato anche spazio di un momento di celebrazione, che ha visto i talent Camilla “Camihawke” Boniardi, Giulia Lamarca e Tommaso Cassissa essere premiati con tre speciali awards per aver saputo interpretare al meglio rispettivamente i concetti di Influence, Identity e Innovation. Sviluppando un nuovo modo di comunicare e realizzando campagne in collaborazione con brand ed aziende.

I partner di Influence Day

Tanti i partner che hanno deciso di supportare Influence Day come MSL e Assoinfluencer (Supporting Partner), Plesh e Colla Studio (Technical Partner), oltre a brand del calibro di Birra Moretti, SantaMargherita e Wami (Networking Partner) e al Media Partner dell’evento Wired, testata di Condé Nast, che ha curato il taglio editoriale dell’intera iniziativa. Inoltre, il contributo della School of Management del Politecnico di Milano è stato fondamentale per dare un quadro scientifico della materia Influencer Marketing, oggi oggetto di ricerca nelle principali università internazionali.








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