Milano
Gratosoglio, sgombero con polemiche in cascina Ronchettino

Seduta calda in commissione sicurezza di zona 5, dove si è discussa ed approvata la mozione della Lega Nord per lo sgombero del centro sociale Gratosoglio Autogestita dai locali di via Lelio Basso 7, la storica cascina Ronchettino. Che il Comune intende ristrutturare e mettere al bando. I giovani occupanti hanno voluto spiegare le proprie ragioni davanti ai consiglieri di zona, sottolineando il loro impegno nel rivitalizzare, riqualificare e valorizzare una porzione di edificio oggi abbandonato e lamentando la mancanza di spazi aggregativi in quartiere. Ma la commissione ha ribattuto che anche gli interventi di riqualificazione, per quanto potenzialmente basati su buone intenzioni, sono problematici in quanto l'edificio, del Seicento, è sotto il vincolo della sovrintendenza.
Commenta Massimiliano Toscano, Possibile Milano: "Io mi sono espresso contrario alle mozioni di sgombero presentate - sono bravi ragazzi, in passato hanno fatto altri lavori di piccola manutenzione per il quartiere come risistemare l'aiuola davanti la scuola elementare comunale di via Saponaro. Hanno fatto un ottimo lavoro di pulizia interna dello stabile - c'erano carcasse di piccione morti e zecche -, Stabile o Cascinale che è stato lasciato sfitto e sporco da moltissimi anni - secondo me , ammesso che venga accertata la sicurezza e l'agibilità, andrebbe assestato un lavoro di restauro conservativo del valore storico culturale dello Stabil, e assegnato ai cittadini di Gratosoglio, perchè questi giovani hanno necessità di spazi di aggregazione, in un quartiere estremamente desolato".