Milano
Grimoldi: "Al Carroccio serve una svolta, a partire dal segretario"
Paolo Grimoldi, ex segretario della Lega lombarda, dopo le regionali in Sardegna è convinto che al Carroccio serva una svolta. L'intervista
Grimoldi: "Al Carroccio serve una svolta, a partire dal segretario"
"Matteo Salvini va ringraziato per quello che ha dato. Ma se la politica te lo impone devi fare un passo di lato per il bene della Lega". Paolo Grimoldi, ex segretario della Lega lombarda, dopo le regionali in Sardegna è convinto che al Carroccio serva una svolta, a partire dal segretario: "La Lega di Salvini è in caduta libera" commenta in un'intervista ad Affaritaliani.it Milano. "Oggi siamo la copia sfortunata di FdI. Ci manca un progetto politico e un sogno".
Grimoldi, cosa non sta funzionando nella Lega?
Mi pare evidente, intanto, che c'è stata una sconfitta poderosa della lista della Lega Salvini premier. E ci sono motivazioni politiche con la P maiuscola. Manca un progetto politico e un sogno. Non ho capito cosa pensiamo dei vaccini, della legge Fornero o degli aumenti dei caselli autostradali visto che mi ricordo i video di Salvini in cui passava senza pagarlo mentre adesso li abbiamo aumentati tre volte...
E poi?
Gli elettori non comprendono le giravolte, come quelle in corso sul terzo mandato. Cambiando idea ogni quarto d'ora l'elettorato non sa più quello che vogliamo. Oggi il grande progetto quale è, il Ponte di Messina? Può essere una proposta, anche opinabile secondo me...
Dopo la morte di Berlusconi pensa che Salvini abbia sbagliato il posizionamento politico?
La Lega di oggi è la copia sfortunata di FdI. Loro sono l'originale che cerca di guardare alla moderazione e di andare al governo dell'Unione europea come farà Forza Italia nel gruppo del Ppe. Noi ci siamo spinti all'estrema destra mettendoci all'angolo in Europa con forze come Afd che dicono che i bimbi disabili non dovrebbero andare a scuola... Per risolvere i problemi devi andare nella stanza dei bottoni, come faranno i nostri alleati. Noi saremo ai margini e non verremmo ascoltati nemmeno sul colore dei gerani da mettere a Strasburgo mentre la Meloni, più scaltra, fa parte di un gruppo spendibile in Europa come quello dei Conservatori.
Quindi Salvini dovrebbe farsi da parte?
Questo è un dato di fatto. Dovremmo togliere immediatamente la definizione 'Salvini premier'. Basta fare un gazebo e sentire gli elettori: questa è una cosa anche matematica, prima che politica. Se prendi il 3%...
Sostituire il segretario della Lega non è mai un processo semplice...
La buona notizia è che per fortuna la Lega ha tante persone spendibili. Io sono duttile, flessibile e a disposizione della mia forza politica. Chiunque dei nomi che vorrà fare il segretario avrà la mia lealtà. Ma non dobbiamo fare la conta dei voti o delle sezioni. La questione è politica. Attorno a Salvini ci sono persone senza lavoro che hanno paura, ma per 20 persone non possiamo far morire la Lega...
Quindi non c'è più tempo da perdere?
Dico soltanto una cosa: fate presto. Perché qui, sennò, non arriviamo neanche alle europee. O noi capiamo che va cambiata la gestione attuale della Lega e reimpostata l'azione politica, o della Lega non resterà più niente. Prima avevamo un progetto politico che ci distingueva. Salvini è stato bravissimo, ha lavorato tantissimo e gli vanno fatti gli applausi. Ma quando la politica ti impone un passo di lato bisogna farlo per il bene del partito. Sennò prevalgono i personalismi.