Milano

Gruppo CAP, un 2022 stellare: 423 mln di ricavi e 129 mln per la sostenibilità

a cura della redazione

Gruppo CAP si è imposto come soggetto capace di affiancare partner rindustriali e istituzioni nello sviluppo di progetti strategici

Gruppo CAP, un 2022 stellare: 423 mln di ricavi e 129 mln per la sostenibilità

Oltre 432 milioni di ricavi, e 129 milioni di investimenti destinati allo sviluppo sostenibile del territorioservito.

Nel triennio 2020-2022 CAP ha raggiunto oltre 1.159 milioni di ricavi totali, 277 milioni di Ebidta

Gruppo CAP, la green utility pubblica che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, presenta il bilancio consolidato 2022 che chiude idealmente il periodo segnato dalleconseguenze della pandemia con risultati da record. Nel triennio 2020-2022 CAP ha raggiunto oltre 1.159 milioni di ricavi totali, 277 milioni di Ebidta, 51 milioni di utili e oltre 361 milioni di investimenticomplessivi.

L'ad Alessandro Russo: "L’integrazione dei processi di governance industriale con la sostenibilità sono stati gli elementi che ci hanno consentito di sviluppare una crescita costante"

“Il triennio che ci siamo lasciati alle spalle è stato segnato dalla pandemia, dalla crescita dell’inflazione, dallacrisi energetica e dall’instabilità sui mercati a causa della situazione politica internazionale. La nostrastrategia industriale, basata sui principi di Innovazione, Resilienza e Sensibilità espressi nel nostro Piano di Sostenibilità ci ha permesso di rispondere e spesso anticipare le sfide delle transizioni digitale, energetica ed ecologica che ancora oggi stiamo affrontando, commenta Alessandro Russo, amministratore delegato di Gruppo CAP. Gli investimenti in economia circolare, ricerca e sviluppo, l’innovazione tecnologica e digitale, l’integrazione dei processi di governance industriale con la sostenibilità sono stati gli elementi che ci hanno consentito di sviluppare una crescita costante in termini economici, e allo stesso tempo di tagliare leemissioni climalteranti, contenere i costi per l’energia e addirittura diventando produttori tanto perl’autoconsumo quanto per contribuire alla rete nazionale”.

Il 2022 conferma il trend di crescita costante iniziato fin dal 2014, frutto di una strategia che già nel 2019, con l’adozione del Piano di Sostenibilità

Il 2022 conferma il trend di crescita costante iniziato fin dal 2014, frutto di una strategia che già nel 2019, con l’adozione del Piano di Sostenibilità, identificava precisi obiettivi di ampio respiro da perseguire in unorizzonte temporale che guarda al 2033 attraverso una serie di investimenti strategici che hanno fatto diCAP uno dei protagonisti dello sviluppo dell’economia circolare in Italia. “Abbiamo trasformato i nostri impianti in vere e proprie piattaforme integrate per la produzione di bioenergiagreen, e guardiamo al futuro credendo di poter fare sempre meglio, sfruttando le opportunità che letecnologie offrono nell’ambito delle rinnovabili, in particolare fotovoltaico, agrivoltaico ma anche idrogeno,c ontinua Alessandro Russo.

Russo: "Nel corso dell’anno abbiamo dovuto affrontarediverse difficoltà, a partire dall’inflazione in doppia cifra e soprattutto l’aumento costi delle materie prime"

Come ogni altra grande azienda, nel corso dell’anno abbiamo dovuto affrontarediverse difficoltà, a partire dall’inflazione in doppia cifra e soprattutto l’aumento costi delle materie prime, inparticolare dell’energia. Il servizio idrico integrato è un settore energivoro, e nel 2022 sul bilancio pesa unaumento di ben 42 milioni di euro di costi per elettricità. Riteniamo essenziale insistere sugli investimenti, che sono cresciuti anche quest’anno, e che dal 2014 hanno superato i 1000 milioni di euro: un vero e propriogreen new deal interamente dedicato al territorio, agli stakeholder, ai partner e ai cittadini che serviamo”Il bilancio consolidato è stato approvato il 17 maggio dal Consiglio di Amministrazione di CAP HoldingS.p.A. insieme alla Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D.lgs. 254/2016. Indettaglio, il totale dei ricavi nel 2022 è pari a 432.735.320 euro, per la quasi totalità frutto del servizio idrico, l’EBITDA segna quota 93 milioni di euro, mentre l’utile netto è pari a 5.724.641 euro, l’attivopatrimoniale è pari a 1.316.440.745 euro e il patrimonio netto è di 853.373.897 euro.

Gruppo CAP si è imposto come soggetto capace di affiancare partner rindustriali e istituzioni nello sviluppo di progetti strategici

Nel triennio appena concluso Gruppo CAP si è imposto come soggetto capace di affiancare partne rindustriali e istituzioni nello sviluppo di progetti strategici, a partire da quelli in ambito PNRR. Insieme a Città metropolitana di Milano ha sviluppato un ambizioso progetto quadro, denominato Città metropolitana Spugna, per realizzare 90 progetti di drenaggio urbano sostenibile in 32 Comuni: interventi diriqualificazione per prevenire allagamenti, contrastare l’erosione del suolo e gli effetti del cambiamento climatico su tutto l’hinterland milanese. Insieme ad ATO, la green utility pubblica ha ottenuto un finanziamento per lo sviluppo di progetti per migliorare la rete idrica e minimizzare le perdite adottando tecnologie sempre più innovative, potenziandogli strumenti di monitoraggio e sviluppando strumenti di modellizzazione per la manutenzione e la pianificazione predittiva per 133 Comuni.

Sarà inoltre possibile sostituire 18 km di rete, che si aggiungono ai 46 pianificati nel periodo 2020-2023

Sarà inoltre possibile sostituire 18 km di rete, che si aggiungono ai 46 pianificati nel periodo 2020-2023, che avranno con un importante ricaduta sull’ambiente in termini dirisparmio energetico e di riduzione di CO2 (e quindi di costi per i cittadini). Considerando anche i 2 milioni ottenuti per il piano di teleriscaldamento, nel complesso sono quasi 100 i milioni di euro che CAP potrà gestire grazie ai fondi del PNRR.

Gruppo CAP ha avviato una revisione dei criteri di selezione delle aziende partner nell’ambito dei propri appalti

Sempre nell’arco dell’ultimo triennio, Gruppo CAP ha avviato una revisione dei criteri di selezione delle aziende partner nell’ambito dei propri appalti, in primo luogo adottando una serie di misure straordinarie a sostegno delle imprese che si sono trovate prima a fronteggiare gli effetti della pandemia e poi quelli dellacrisi energetica, e anticipando anche analoghi interventi governativi, e facendo successivamente unulteriore passo avanti. CAP infatti ha trasformato il proprio sistema per la selezione e l’ingaggio deipossibili fornitori, il Vendor Rating, in uno strumento strategico per coinvolgere le imprese partner nellatutela della risorsa idrica e del territorio, nel contrasto al cambiamento climatico, nella riduzione deglisprechi, facilitando e favorendo l’integrazione nel mondo del lavoro, promuovendo la parità di genere,incentivando politiche di welfare aziendale, e supportando la ricerca e l’innovazione tecnologica,coerentemente con la propria strategia industriale.







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