Gualtiero Marchesi, i funerali a Milano: "Era lo Steve Jobs della cucina"
E' il giorno dell'ultimo saluto di Milano al re della cucina italiana Gualtiero Marchesi. I nipoti eseguono in Santa Maria del Suffragio brani di Bach
Gualtiero Marchesi, i funerali in Santa Maria del Suffragio a Milano
Una folla commossa ha dato l'addio questa mattina al capostipite dei grandi chef italiani, Gualtiero Marchesi, morto a 87 anni nel giorno di Santo Stefano. Dopo la camera ardente aperta al Teatro Dal Verme, il feretro e' giunto alla chiesa di Santa Maria del Suffragio, dove e' stato accolto da parenti e amici e dai colleghi cuochi; tra questi i nomi piu' rinomati della cucina, Davide Oldani, Antonino Cannavacciuolo, Iginio Massari, Antonio Bottura, ma anche un drappello che si e' presentato con la divisa bianca e il caratteristico cappello alto. Tra le numerose corone di fiori quella del Teatro alla Scala e quella degli allievi dell'Accademia di cucina da lui fondata in via Bonvesin de la Riva a Milano, dove aveva aperto il primo ristorante che gli aveva portato le stelle Michelin e la notorieta'.
"Era lo Steve Jobs della cucina - lo ha ricordato Davide Oldani - un grande visionario. Quando 35 anni fa si andava a mangiare in trattoria lui apri' un ristorante che nel menu' non aveva ne' pasta ne' riso. Aveva un coraggio da leoni, l'intelligenza e una vena artistica". Al termine della cerimonia il feretro e' stato portato al cimitero di San Zenone Po, in provincia di Pavia, dove e' gia' tumulata la moglie Antonietta, mancata pochi mesi fa.
A eseguire le musiche sono stati i nipoti dello chef, Guglielmo, Lucrezia e Bartolomeo, che con la loro zia Paola, figlia di Marchesi, hanno eseguito Bach. Il maestro sarà quindi sepolto nella tomba di famiglia a San Zenone Po, nel Pavese. Ieri, la camera ardente al teatro Dal Verme.
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