I Hate Milano

Coronavirus, non ci resta che l’intervento Divino

Più passa il tempo e più l’intervento Divino ci sembra l’unico modo per salvarci da questi Dilettanti di ogni colore politico

Coronavirus, non ci resta che l’intervento Divino

"Accoronati", la nuova rubrica di Affaritaliani.it Milano. Di Francesco Francio Mazza

Sembra dunque che la Lombardia riaprirà il 4 maggio, ma solo – dice il Governatore Fontana - “seguendo i rigidi dettami delle Quattro D”. Grazie a un documento riservato, siamo in grado di svelare cosa si celi davvero dietro queste misteriose lettere.
La prima D sta per “Demenza senile”. Per riaprire, la Regione Lombardia spera che tutti i cittadini lombardi siano improvvisamente colpiti da Alzheimer, e non si ricordino che fino a tre giorni fa la stessa Regione Lombardia vietava di riaprire le librerie come nel resto d’Italia e lanciava allarmi funesti su Milano, mentre ora spinge per riaprire tutto e su Milano dice che “ha resistito”, anche se nessuno sa quanti siano i contagi reali.
La seconda D sta per “Distanziamento dalla realtà”. E’ una condizione necessaria per tutti coloro che davvero credono sia possibile stare a un metro di distanza l’uno dall’altro sulla 90 o sul 24, o che le aziende, almeno quelle non ancora fallite, possano veramente “organizzarsi su turni diversi” o che gli ultra ottantenni, inclusi quelli che vivono soli, debbano scaricare una app su uno smartphone con cui prenotarsi per andare a comprare il pane.
La terza D sta per “Druido”. Dopo che il Governo ha raccolto l’opinione di ogni virologo, infettivologo, epidemiologo e pirlologo presente sulla faccia della Terra (senza che nessuno abbia fornito l’ombra di un consiglio che non fosse uguale a quelli rivelati dai monatti 500 anni fa durante la Pese Nera), dopo la nomina di una task force per tutto, anche per gestire la penuria di carrelli disponibili alla Lidl, sembra che la Lombardia abbia optato per la fuga in avanti, convocando d’urgenza un potente Druido Celtico che eseguirà un rito magico in piazza Duomo sacrificando un esemplare di piccione in crosta di caffè proveniente dalla vicina cucina di Cracco, per liberare la Regione dal morbo.
La quarta e ultima D sta per “Danza”. Se il rito del Druido dovesse andare male, la Giunta Regionale ha già pronto il grande piano di riserva: una danza collettiva in cima al Pirellone, utilizzando costumi e copricapi appartenenti alla collezione privata di Borghezio, per chiedere agli Antichi Spiriti Padani di intercedere. Per l’occasione, verrà stappata anche una preziosa ampolla di Acqua del Po 1996.
La quinta e ultima D la aggiungiamo noi ed è Dio. Perché - anche per noi che siamo notoriamente atei - più passa il tempo e più l’intervento Divino ci sembra l’unico modo per salvarci da questi Dilettanti di ogni colore politico.