I Hate Milano
Coronavirus: “Pensi che andrà tutto bene?”. La farsa del test psicologico
La task force tecnico-scientifica ha preparato un test da inviare a decine di migliaia di italiani per conoscere 'il loro stato psico-fisico'
Coronavirus: “Pensi che andrà tutto bene?”. La farsa del test psicologico
"Accoronati", la nuova rubrica di Affaritaliani.it Milano. Di Francesco Francio Mazza
Mentre la Super Task Force di Colao ha comunicato che nella sua relazione attesa per domani non farà nessuna proposta circa la data di riapertura – ovvero l’unica cosa che il Paese si aspettava– è saltato fuori che l’altra task force tecnico-scientifica che assiste il Governo sulla fase 2 ha preparato un test da inviare a decine di migliaia di italiani per conoscere “il loro stato psico-fisico”.
Abbiamo dato uno sguardo alle domande e ci sentiamo in dovere di lanciare subito l’allarme: evidentemente, qualche task forcer in vena di scherzi ha liberato nell’aria qualche sostanza psicotropa, perché solo una mente gravemente compromessa poteva elaborare quanto segue.
Prendiamo, per esempio, la prima domanda che gli espertoni intendono chiedere al cittadino medio: “Quante volte, durante la giornata, pensi al lockdown?”.
Dunque: il mondo è sconvolto, il petrolio è crollato sotto lo zero, l’Europa rischia di sparire, è in atto la più grave crisi economica della Storia, muoiono 500 persone al giorno dopo due mesi. Cosa deve rispondere un povero diavolo qualsiasi? Forse “la mia preoccupazione principale oggi è stata dare l’acqua ai gerani?”.
Per non parlare del secondo quesito: “Quante volte ti capita di fare nulla?”. Dopo cinquanta giorni di arresti domiciliari è veramente un tremendo rompicapo immaginare quale sarà la risposta.
Ma più si va avanti, più si resta basiti. Sentite questa: “Pensi sia vero che vada tutto bene?”. Roba che se anche uno lo pensava, dopo aver ricevuto uno questionario simile – compilato da quelli che dovrebbero tirarci fuori dal disastro – cambierà sicuramente idea.
A volte sembra che più che un comitato tecnico-scientifico, il tutto sia opera di un gruppo di cabarettisti: “Quante incertezza vedi nel futuro?”, per esempio, ci rifiutiamo di credere sia una domanda seria.
Altra perla: “Fai attività fisica?”. Ma che razza di attività fisica può fare, il cittadino che risponde, se hanno scatenato la Guerra Santa ai runner, tanto che a Padova ne hanno appena bastonato uno?
E cosa ne dite della domanda “Riesci a dare libero sfogo ai tuo hobby?”, che fa venire voglia di sfogarsi si, ma in ben altro modo che catalogando francobolli?
Il bello (si fa per dire) è che le risposte sono ritenute dagli espertoni “fondamentali per permettere al comitato di prendere una decisione circa date e modalità di riapertura”, e allora davvero non si capisce più dove finisca la realtà e inizi la finzione, dove sia il confine tra la farsa e la tragedia.
Comunque vada, sarà un disastro.