I Hate Milano
La verità sulla Balzani: i 7 motivi del gran rifiuto. I Hate Milano
“Nell’ultimo mese ho visto 41 volte Bussolati. Ormai vivo a casa di Gad Lerner. Per cinque anni ho lavorato pancia a terra per Palazzo Marino…” I HATE MILANO RACCONTA I MOTIVI DELLA MANCATA CANDIDATURA DI FRANCESCA BALZANI
1) Onestamente, nell’ultimo mese ho visto 41 volte Bussolati. Da un mese vivo a casa di Gad Lerner nutrendomi solo del suo celebre spezzatino, già usato dal Mossad come alternativa alla tortura del waterboarding. Provateci voi e poi ditemi se non vi viene voglia di andare a Capo Verde sei mesi. Ecco.
2) Che poi a proposito: il giorno delle elezioni si corre la Stra-Varazze e ho promesso di esserci. Raccoglieremo fondi per pagare un logopedista a Gad. Scelgo, quindi, di concentrare tutte le mie energie su questa nobile causa.
3) Insanabili differenze cromatiche: l’arancione addosso non mi sfila. E poi fa così interno giubbotto Bomber anni ’90…
4) Per cinque anni ho lavorato pancia a terra affinché le lasagnette al pesto proposte dalla mensa di Palazzo Marino contenessero pinoli DOC. Ci ho messo la faccia, trovando un’intesa bipartisan con il Presidente della Regione Liguria Toti. Purtroppo, ho appreso che il candidato Giuseppe Sala intende riconsiderare l’investimento comunale destinato al fondo-pinoli e ciò per me è inaccettabile.
5) Divergenze insanabili sui programmi con Pier Francesco Majorino. Quello in consiglio comunale si attacca a Sky Sport 24 e non c’è verso di guardare altro. Impossibile raggiungere un’intesa con questo PD democratico solo a parole.
6) Non ho problemi a dirlo: si, è un problema di poltrone. Dico, avete presente le poltrone che avevamo in assessorato? Si sta più comodi sugli scogli di Lerici. Vista la contrarietà espressa dalla maggioranza PD alla mia proposta di sostituirle con poltrone FRAU, trovo inevitabile il passo d’addio.
7) Io non esisto. Francesca Balzani non esiste. Io mi chiamo Ulrike Malmendier, sono nata in Argentina da famiglia di origine tedesca. Di mestiere ballo tango argentino sulle navi da crociera che risalgono la costa est sudamericana. Un giorno di fine estate, un signore avanti con gli anni di professione avvocato mi ha proposto di venire in Italia per prendere il suo posto a sindaco di una città Italiana. L’ho assecondato per un po’, ed è stato pure divertente: ma ora è necessario tornare alla mia vita. Don’t cry for me, Giuliano.