I Hate Milano
In zona 1 vince il si. E il Pd dovrebbe essere terrorizzato
A Milano vince il SI e tra i milanesi è allarme. Ecco perché
A Milano vince il SI e tra i milanesi e' allarme: come e' possibile che Milano, che dai tempi delle ribellioni agli Austriaci anticipa le tendenze politiche del resto d'Italia, stavolta si comporti come un corpo estraneo, in ostinata controtendenza?
Personalmente credo sia vero l'esatto opposto e che Milano, da tempo, sia diventata non solo un laboratorio politico nazionale ma addirittura mondiale.
Il dato che fotografa l'intero 2016, un anno vissuto pericolosamente tra Brexit, Trump e ora dimissioni di Renzi, e' quello secondo cui in un referendum promosso dal partito che fu di Togliatti e Berlinguer in zona 1 il SI vince con il 65% dei voti mentre nell'Hinterland il NO e' al 60%.
Questo dato ha, chiaramente, due possibili chiavi interpretative:
- o si pensa che i poveri siano ignoranti e incivili, mentre i ricchi preparati e giudiziosi, e allora perché non abolirla questa sporca democrazia - e trasformare il tutto in una bella oligarchia tutta loden e prime della Scala.
- o si pensa che forse i democratici - non solo italiani ma di tutto il mondo - hanno qualche problema a comunicare e interpretare i bisogni del popolo e della società odierna (giusto un cicinin, come si dice a Milano)
Il PD e la sinistra milanese festeggia, "almeno a Milano ce la siamo cavata". Nel momento in cui alle giostre di Rozzano votano tutti NO e in pasticceria da Cova le facce sbiancano leggendo i risultati elettorali, secondo me un partito di sinistra non dovrebbe esprimere soddisfazione, neppure cauta.
Dovrebbe essere terrorizzato.