Porta Genova, "isola" infelice: Peppino e il ponte che non c'è
Da 40 giorni il ponte pedonale che collega via Tortona a Porta Genova è chiuso. Una situazione che sta affondando nell'assurdo. I HATE MILANO
La situazione di Porta Genova sta ormai affondando nel grottesco, nell'assurdo, insomma in quel pozzo in cui i grandi autori teatrali del Novecento come Dario Fo attingevano per le loro commedie. Praticamente succede che:
- La Milano di Expo, anzi la Grande Milano di Expo, anzi la Magnifica Milano di Expo è un posto fantastico dove tutto funziona alla grandissima.
- via Tortona è il cuore pulsante di questa Milano.
- da via Tortona, se non si ha la macchina, si accede solo tramite un ponte.
- quel ponte è chiuso da 40 giorni, e per raggiungere via Tortona dalla metro bisogna fare un giro di 20 minuti ad andare e 20 a tornare.
Come può accadere che la Magnifica Milano di Expo risulti essere ostaggio di un ponte di ferraglia che si è scoperto non essere sicuro e si è dovuto chiudere in tutta fretta (leggete come è inquietante il cartello: NON E' ASSOLUTAMENTE POSSIBILE RIAPRIRE IL PONTE)?
Volendo fare un discorso di più ampio respiro, ci sarebbe anche da chiedersi come mai la Stazione di Porta Genova sia ancora aperta, dal momento che è dal 1991 che si parla di chiuderla e ormai è attiva solo per due tratte regionali: ma sappiamo che in Italia i discorsi di ampio respiro danno fastidio più del respiro che sa di aglio.
Noi ci appelliamo quindi al Sindaco Peppino (Sala, ndr), ai suoi uomini e alle sue donne, cui sicuramente questa situazione sarà sfuggita (e ci sta, con la mole di lavoro che grava ogni giorno sulle spalle del nostro Sindaco e dei suoi collaboratori!).
I cittadini del quartiere - si, i cittadini quelli della partecipazione, trasparenza eccetera, eccetera - sono parecchio seccati di dover perdere ogni giorno 30-40 minuti a sgambettare per via del ponte rotto. Siccome lei da Commissario di Expo ha tirato su padiglioni come fossero stati giocattoli di lego, che ne dice di sfoderare di nuovo i super poteri e trovare una soluzione alla svelta?
Alla svelta però, non tra un mese o due, perché nel quartiere abitano numerosi anziani - non solo fighetti del design - e fare quella strada per raggiungere la metropolitana non è proprio il massimo della vita.
Sa com’è, Sindaco Peppino, c’è chi la città la vive ogni giorno, in silenzio, con dignità: non ci sono solo i ganassa del Fuorisalone, della Settimana Della Moda, dei Grandi Eventi per i quali ci rifacciamo il trucco. Sarebbe bello che si pensasse anche a loro.