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Host Milano, la fiera all’insegna della felicità sarà green smart e 'hygge'
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Host Milano, la fiera all’insegna della felicità sarà green smart e 'hygge'

Sarà green, smart e pure un po’ “hygge”, la 41esima edizione di Host Milano, la manifestazione punto di riferimento sulle tendenze nel mondo dell’hotellerie, della ristorazione e della caffetteria. La fiera dell’ospitalità che si terrà a Rho dal 18 al 22 ottobre (9.30-18.30) sarà all’insegna dei valori che più stanno permeando la cultura mondiale della fine degli anni 10. 

La sostenibilità, anzitutto, dall’arredamento hi-tech alle reinterpretazioni più contemporanee di formati e progetti. Non a caso una delle tendenze che vedremo sarà il “rustrial”, quella combinazione di rustico e industriale che valorizza il riuso di elementi esistenti e l’utilizzo di materiali riciclati in un’atmosfera shabby chic: nuance pastello, monocromi e toni neutri, che lasciano il colore ai dettagli per esaltare materiali grezzi e naturali. 

Materiali che spesso sono fatti in legno riciclabile, e che possono essere disassemblati per essere ricombinati e rispondere a diversi utilizzi. “Lo stiamo vedendo: l’arredo non è più solo un elemento di pura decorazione, ma un mezzo per raggiungere il benessere”, spiega ad Affaritaliani Simona Greco. Il direttore manifestazioni di Fiera Milano parla di influenze dovute all’hygge, l’approccio scandinavo basato sul comfort delle piccole cose dal sapore domestico e che vediamo nei sempre più numerosi locali che scelgono di avere grandi tavolate comuni anziché tavoli separati, per favorire la conviviali e la diversità. “Perché la sostenibilità è anche uno stato mentale”, continua la Greco. 

Sfumano sempre più i confini tra casa e fuoricasa, tra bar e negozio, tra ristorante e showroom, ma rimane un unico elemento imprescinbile. “La bellezza. Nel mondo dell’ospitalità c’è una sempre maggiore esigenza dell’estetica. Vogliamo il piatto bello, vogliamo prendere un caffè in un ambiente bello. Vogliamo appagare il nostro umanissimo senso di bellezza”.

Ad aiutarci, forse, sarà anche la tecnologia, ormai entrata di prepotenza nei bar e nei ristoranti. “Ma voi lo sapete”, chiede durante la conferenza stampa il maestro della pasticceria Iginio Massari, “che i dolci oggi hanno il 70%  in meno di zuccheri rispetto ad alcuni anni fa?”. No, ovviamente. “È merito della tecnologia e delle nuove tecniche di emulsione”. 

Il tech sarà uno dei protagonisti di HostMilano. Le stampanti 3D per alimenti, per esempio, entreranno nelle cucine professionali per abilitare ricette personalizzate e green: saranno loro, forse, a prepararci una bistecca vegetariana su misura con un mix di proteine vegeali. L’automazione poi si estenderà a tutte le attrezzature, dai grill alle macchine per caffè, che grazie all’intelligenza artificiale e all’Internet delle cose consentiranno anche al barista più inesperto di preparare un espresso perfetto. 

A guardare quelle macchine bestiali, a guardarsi negli occhi, a parlare di ospitalità e partecipare a 500 eventi saranno più di 2 mila espositori, di cui 900 stranieri, rappresentanti di un settore che in Italia vale ormai 5,4 miliardi di euro. 

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