Milano

Hotel di lusso in piazza Duomo: "Il Comune ha cambiato i piani"

Redazione

Hotel di lusso su piazza Duomo di Milano, la delusione del gruppo Bulgarella: "Eravamo in trattative per la cessione, ora invece ci sarà gara per un affitto

Hotel di lusso in piazza Duomo: "Il Comune ha cambiato i piani"

Il Comune di Milano indice un bando aperto per la concessione del palazzo che si affaccia su piazza Duomo perchè diventi un albergo di lusso. Come raccontato da Affaritaliani.it Milano, la base d'asta per il canone annuo è stata fissata in 4 milioni di euro. Previste due fasi. La prima, di qualificazione, individuerà gli ammessi alla seconda dell'incanto, privilegiando la qualità della proposta alberghiera e dei servizi complementari e i suo valore estetico.

Il gruppo Bulgarella: "Eravamo in trattative con il Comune per acquistare l'immobile"

La scelta del Comune ha sorpreso negativamente il gruppo Bulgarella. Come raccontato a Pambianco News dal direttore generale Ray Lo Faso, infatti, il gruppo era  “in fase di trattativa con il comune di Milano" per l'acquisizione dell'immobile, con il progetto di realizzare un "hotel a cinque stelle con 108 camere, due ristoranti e sale riunioni. Una struttura che sarebbe probabilmente gestita direttamente dal gruppo”.

Lo Faso (Bulgarella): "Stupiti del cambio di piani di Milano"

Poi l'annuncio del bando a inizio 2024, con assegnazione dell'immobile al miglior offerente e con concessione per 36 anni. Non una vendita con trattativa diretta: "Siamo stati sinceramente stupiti – ha proseguito Lo Faso – nell’apprendere di questa intenzione di gara ‘aperta’ da parte del Comune di Milano. Noi infatti, dopo un primo bando che era stato fatto in passato e che non aveva prodotto frutti, eravamo stati contattati direttamente dall’istituzione cittadina che si era dimostrata interessata a quello che era il nostro progetto di trasformazione dell’edificio in hotel di lusso. E da allora avevamo avviato una lunga e positiva interlocuzione per poter giungere a un accordo”. Bulgarella non figura nemmeno tra i proponenti.

Conclude il manager: "Evidentemente le condizioni sono cambiate (...)  Quello che è sicuro è che noi crediamo nel nostro progetto che avevamo già condiviso con il Comune e al quale abbiamo lavorato per oltre un anno e mezzo. E se gara sarà, allora quello presenteremo convinti che sia il migliore possibile e quindi destinato a vincere”.








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