Milano

I costi dei ritardi di Milan e Inter. E a S.Siro arriva la Ztl

Tarda ad arrivare la decisione delle milanesi sul nuovo stadio: uno stallo che danneggia tutti, in primis Palazzo Marino. Intanto la Juve allo Stadium vola...

di Luca Losito

Il Milan e l’Inter non hanno ancora deciso il da farsi sul nuovo stadio. Il sindaco Sala sta aumentando il pressing sui due club, perché il trascinarsi dello stallo causa delle perdite a tutti. Nel breve periodo fa danni soprattutto alla città: Torino dalla Juventus ha incassato oltre 100 milioni di euro per la costruzione dello Stadium. Un abisso se si pensa che con gli accordi in atto le casse del Comune meneghino percepiscono solo 4,5 milioni dall’affitto annuale. Poca roba rispetto agli introiti che arriverebbero col nuovo stadio.

Anche perché, guardando a medio e lungo termine, i guadagni ci sarebbero per tutti: i due club, infatti, con lo stadio di proprietà potrebbero fare il salto di qualità nel fatturato e competere anche con le big d’Europa. Cosa che oggi riesce solo alla Juve: nel giro di tre anni ha ripagato l’investimento fatto per lo Stadium e ha visto il suo potere d’acquisto crescere fino a potersi permettere l’acquisto di un gioiello come Cristiano Ronaldo. Non un regalo piovuto dal cielo, ma il naturale coronamento di una strategia aziendale precisa e lungimirante.

I numeri spiegano la bontà dell’operazione. Il Comune di Torino ha incassato dalla Juventus 11,5 milioni di euro per il diritto di superficie di 99 anni nell’area della Continassa, altri 7 milioni per la copertura degli oneri di urbanizzazione. Poi il club ha stanziato 41,5 milioni per investimenti diretti nella zona e altri 60 milioni confluiti nel progetto da altri operatori. In totale la Juve ha speso circa 150 milioni, e il Comune ha avuto anche il vantaggio di riuscire a riqualificare una zona caduta nel degrado per lo spaccio di droga. Laddove proliferavano illegalità e abbandono, ora spuntano attività commerciali e turisti.

A Milano, invece, prevale l’incertezza. Anche se in realtà qualcosa inizia a muoversi. Pare che circa sei mesi fa i due club abbiano incaricato la banca americana Goldman Sachs di studiare dal punto di vista operativo ed economico la realizzazione del nuovo San Siro. Da questo punto di vista, il Milan pare più convinto mentre l’Inter si sente legata alla sua casa e non si è ancora espressa al riguardo. Quello che è certo è che l’area dello stadio, nuovo o vecchio che sia, resterà San Siro e proprio da Palazzo Marino arriva una novità interessante sulla zona.

Il Comune ha intenzione di istituire una nuova ztl nell’area dello stadio per i giorni in cui si tengono partite e concerti. A tal proposito abbiamo intervistato Marco Bestetti, presidente del Municipio 7 di Milano: “Si tratta sostanzialmente di sostituire gli attuali presidi ai vari ingressi con gli uomini della polizia locale, con delle telecamere che leggano le targhe e controllino gli accessi di chi viene da fuori. La nuova ztl dovrebbe essere attiva già da metà 2020”. La curiosità è che l’intervento sarà finanziato indirettamente dalla Lega: sfruttando il bando Salvini rivolto ai Comuni, Palazzo Marino riceverà fondi ministeriali per installare le telecamere che poi utilizzerà, oltre che per la sicurezza, anche per la ztl. 

Viabilità a parte, il primo cittadino milanese esige delle risposte a breve da Milan e Inter. L’unico impegno che è riuscito a strappare sinora è quello di un piano di ristrutturazione per San Siro da 15 milioni entro il 2020. Somma che verrà scalata dall’affitto annuale. L’ultimo accordo siglato prevede il pagamento di 9 milioni l’anno fino al 2030, ma gli incassi per Palazzo Marino si dimezzano in quanto il 46% è destinato da contratto ai lavori di ammodernamento. Restano 4,5 milioni. Briciole rispetto a quanto raccolto sotto alla Mole. Mentre a Milano tutto tace, almeno per adesso. Domenica si gioca il derby degli indecisi.  







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