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Milano
I Dem ripartono da Verbania. Congressi, Pd cerca l'accordo
Eugenio Comincini e Vinicio Peluffo

di Fabio Massa

Ormai la partita regionale pare avviata. Le firme sono state raccolte, e quindi per la segreteria regionale del Partito Democratico correranno in due: Eugenio Comincini e Vinicio Peluffo. Da un primo scouting in base alle firme che sono state raccolte, il divario vede in vantaggio Peluffo, ma non in modo schiacciante. Il gruppo storico delle correnti si è infatti diviso in modo netto come non mai: con Peluffo ci sono Martina, Mauri, Mirabelli, Majorino e vari segretari provinciali. Moltissime firme sono state raccolte in provincia di Milano, e in generale tra quelli che si richiamano alla candidatura a livello nazionale di Zingaretti. Con Comincini, che era dato (sempre stando alle firme) più distaccato e invece pare a un paio di incollature, ci sono Alfieri, Guerini, Bussolati, Gori, Scavuzzo, i sindaci di Brescia e Cremona. Tutto comunque si giocherà nel mese di campagna congressuale che manca alla scelta, che verosimilmente sarà molto mediatico, poiché la bassa visibilità del congresso non aiuta la diffusione di idee ma più che altro di parole d'ordine.

Ancora non si sblocca la partita provinciale, però. Pare proprio che le varie correnti stiano cercando un accordo per gestire i due appuntamenti con logiche separate e differenti. Se ci sarà battaglia sul regionale, infatti, sia i renziani che gli esponenti di Area Dem vorrebbero arrivare a un punto di mediazione sul provinciale. I nomi sono quelli che sono già girati, ma la novità è che si potrebbe ipotizzare addirittura un ticket uomo-donna che sia gradito sia alla corrente di Mirabelli che a quella di Bussolati. Secondo quanto può riferire Affaritaliani.it Milano, stasera si ritrovano i renziani, e domani si ritrovano gli esponenti di Area Dem proprio per sciogliere i nodi e arrivare a una risoluzione. Intanto in Lombardia c'è chi torna a pensare a Beppe Sala come leader da schierare in un eventuale scenario nazionale. Il ragionamento è semplice: il Movimento 5 Stelle, con l'introduzione del reddito di cittadinanza, si connoterà sempre di più come partito del sud Italia. Che ha vinto la sua battaglia contro la Lega e dunque il Nord, che sta già mormorando nel nord-est, e che ha registrato proprio da piazza Scala una durissima presa di posizione degli industriali contro le politiche governative. Chi sarebbe la figura più autorevole e migliore per parlare ai ceti produttivi del Nord? Sicuramente Beppe Sala. Il quale per adesso non ha neppure preso una posizione sul congresso, con apprezzamenti sia per Zingaretti che per la possibile candidatura di Minniti. Proprio Beppe Sala parteciperà, il 27 ottobre a Verbania, al convegno "Passaggio a Nord Ovest", organizzato dal movimento che si rifà all'esperienza di Pizzarotti e che vedrà parlare esponenti del calibro di Bassetti, Albertini, Gori, Pisapia. Il deus ex machina dell'evento è Alessio Pascucci, responsabile dell'allargamento del progetto di Pizzarotti. Sala si confronterà con Chiamparino, Modiano, Bonomi, Bentivogli e Luca Bianchi di Atm. Chissà se si sta agglomerando una nuova sinistra da Nord. I tentativi pare che ci siano.

fabio.massa@affaritaliani.it

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