Milano

I giovani di Fridays for Future stroncano il "modello Milano"

Confronto in commissione Ambiente a Palazzo Marino, la portavoce Vitucci: "Meno storytelling, più fatti concreti". Sala: "No a slogan, Milano non è ferma"

I giovani di Fridays for Future stroncano il "modello Milano"

Attacco frontale al "modello Milano" e al sindaco Beppe Sala da parte dei giovani attivisti di Fridays for future: "È la classe dirigente, che anche lei rappresenta signor sindaco, che non capisce che continuando a perseguire il Modello Milano finirà per nuocere gravemente ai suoi cittadini". Queste le parole scandite ieri dalla 25enne studentessa di Lettere Serena Vitucci durante la Commissione ambiente. Sette mesi fa Palazzo Marino ha approvato la mozione in cui si dichiara "l'emergenza climatica", ma da da allora l'amministrazione, questa l'accusa dei giovani ambientalisti, "non ha fatto nulla di concreto se non foto e qualche borraccia".

"I ghiacciai si stanno sciogliendo? Arrivano le Olimpiadi invernali 2026 a portare la neve! Troppo consumo di suolo? Si vogliono cementificare  un milione e più di metri quadri in sette scali ferroviari ma con i rendering dove tutto è bello e green. Serve il museo della Resistenza? Lo faremo su uno dei pochi terreni non edificati che i cittadini vogliono diventi un parco". Questa la dura disamina della Vitucci, come riporta oggi il quotidiano Il Giorno. "Meno story telling, più alberi".

Parole rintuzzate tuttavia dal primo cittadino che ha definito "scelta coraggiosa" l'area B e a ha rivendicato l'investimento da due miliardi di euro per il ricambio dei bus inquinanti. Ed ancora, ha espresso rabbia perchè il Governo "non aiuta abbastanza Milano per la sostituzione delle caldaie inquinanti. Non possiamo essere accusati di essere fermi,a Milano non si parte da zero".

"Meno story telling, più fatti concreti? Io ho cercato di spiegare i fatti concreti - ha concluso Sala -. Ma la variabile tempo è importante. Preferisco promettere ciò che so di poter realizzare che ricorrere a slogan per ottenere consenso. Dovremo definire cosa riusciremo a fare entro il maggio 2021"








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