Milano

I giovani? Ritornano alla terra: "Meglio agricoltore che in banca"

Tra il primo trimestre 2014 e lo stesso periodo del 2015 le nuove aziende agricole aperte da under 40 anni d’età sono aumentate di oltre il 32%, passando da 112 a 148: questo dice una rilevazione effettuata da Coldiretti Lombardia. Le province più prolifiche sono Lecco, Como, e Sondrio. “Si tratta della conferma di un trend che come Coldiretti stiamo rilevando da anni – commenta Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia –. Per le nuove generazioni fare l’agricoltore non è più una vergogna o un mestiere poco qualificato, ma rappresenta invece un modo per costruire il futuro e trovare una nuova dimensione di vita”.

Infatti oggi il 54% dei giovani – spiega un’indagine Coldiretti/Ixe’ – preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (21%) o fare l’impiegato in banca (13%). Sempre nei primi tre mesi del 2015 le nuove aziende agricole giovani sono state avviate in un caso su 4 da donne. Questo è vero anzitutto a Lecco (50% dei casi), Como (40%), Bergamo (36,8%) e Varese (33,3%), con dati sopra la media regionale (26,4%). Oltre 1.500 agriturismi attivi in Lombardia - stima la Coldiretti regionale – le agri-manager sono circa la metà.

Il record complessivo dei giovani capi azienda spetta sempre a Lecco (50%), seguita da Como (47,6%), Sondrio (45,8%), Monza e Brianza (42,9%) e Varese (40,9%). I settori dove i giovani lombardi sono più impegnati – spiega la Coldiretti regionale - sono l’allevamento (49%), la coltivazione dei cereali (38%), la coltivazione degli ortaggi (14%), la coltivazione degli alberi da frutto (11%) con una capacità innovativa di utilizzo delle nuove tecnologie.

Infatti, il 50% – stima la Coldiretti Lombardia – è presente online con siti web, facebook e twitter per promuovere la propria impresa. Oggi le aziende sono in mano a ragazzi sempre più preparati e la maggior parte di loro ha conseguito titoli specifici (perito agrario, agrotecnico, scienze agrarie, viticoltura ed enologia), ma non mancano meccanici, geometri, esperti di pubbliche relazioni e ingegneri elettronici che nonostante studi non agricoli hanno scelto il “ritorno alla terra”. Un fenomeno che coinvolge le nuove generazioni per passione (36%) o per mantenere in vita l'azienda di famiglia (26%). Tutto questo – conclude la Coldiretti Lombardia - spiega il maggior peso percentuale delle aziende giovani sul totale delle nuove aperture come emerge dai dati della Camera di Commercio di Milano







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