Milano

"I Navigli come Baghdad, siamo pronti alla class action"

"Siamo pronti con i nostri avvocati ed ad alcune associazioni a studiare una class action contro l’amministrazione che ha trasformato i navigli come il parco delle basiliche prima della recinzione. L’assessore D’Alfonso che fino qualche mese fa diceva “I Navigli erano un Vietnam quando siamo arrivati noi. Da due anni a questa parte la situazione s’è trasformata; oggi i navigli sembrano Baghdad , nessun controllo nessuna strategia futura. I residenti dalla amministrazione, per voce del presidente di Zona 6 Rabaiotti, come risposta alle loro lamentele si sono sentiti dire che la città, e la zona, non sono dei residenti . Quindi davanti a un muro di gomma, non possiamo altro che rivolgerci ad altre sedi". Lo dichiara Massimo Girtanner Coordinatore FDI-AN Milano consigliere ed ex Presidente Zona 6 .

"La nostra - prosegue - non vuole essere una battaglia contro gli esercenti ma il ridare dignità a una città e a una zona dove ormai impera l’anarchia e il degrado. Il Comune fino ad oggi ha pensato solo ad inaugurare serre galleggianti , a pensare a graffiti e a chiudere vie, ignorando il grido dei residenti, gli stessi che in epoca Moratti si lamentavano di 3 mesi di movida, gli stessi che hanno dato credito ad una giunta arancione che ha pensato bene di trasformare quei tre mesi in 12. L’afflusso di folla va gestito e non subito o idolatrato come la Milano che cambia, o il risveglio di un quartiere, sulla Darsena ogni sera va in onda l’elogio della disorganizzazione. Il sindaco dovrebbe essere tenutario della salute pubblica, e il sonno e la quiete dei residenti cosa sono? Nei prossimi giorni valuteremo con i nostri legali la possibilità di citare il Comune ed andremo portone per portone ad informare i residenti. Il buon giorno Milano apparso sui manifesti all’indomani della vittoria arancione si è trasformato in un incubo notturno per gran parte dei residenti dei navigli".








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