I Navigli possono attendere: le priorità di Beppe Sala
Il sindaco: "Progetto valido, ma senza risorse meglio rinviare. Prima le periferie".
Sala: "I Navigli? Meglio aspettare, prima le periferie"
I Navigli, per ora, dovranno aspettare. Come riportato da Il Giorno, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ne ha parlato nell'incontro con i cronisti per il brindisi natalizio nella Sala dell'Orologio di Palazzo Marino. “Il progetto Navigli ha un senso, ma non me la sento di lanciarlo in questo momento, se non sono sicuro delle risorse finanziarie – ha detto il sindaco di Milano che qualche giorno fa ha incassato il voto negativo del Consiglio regionale sul suo progetto - Continuo a contare sul supporto di Regione e Governo. Sponsor privati? Non è possibile. Il lavoro sul Piano quartieri ci ha fatto capire che abbiamo tanti progetti e c’è tanto bisogno”.
Insomma, le priorità sono altre: “Nel 2019 voglio occuparmi ancora di più degli ultimi e dei penultimi, di quella parte di Milano che fa più fatica, lo sento nel cuore”. Un lavoro sulle periferie che il primo cittadino vuole portare avanti con la Chiesa e l'arcivescovo Mario Delpini: “lo vedrò nei prossimi giorni. La sua idea di “sinodo laico’’ mi trova totalmente d’accordo. Per me è un alleato importante, con lui ricomincerò il 2019”.
Sul fronte sicurezza, dopo l'incontro col ministro dell'Interno Matteo Salvini durante il brindisi in Prefettura, Sala ha detto: “Mi pare che Salvini si muova su Milano con un certo rispetto, da milanese non può far finta che la città non funzioni. Avere un ministro milanese è un vantaggio, se si lavora bene assieme. Siamo d’accordo nel rafforzare l’organico delle forze di Polizia”. Su questo fronte il sindaco ha annunciato l'arrivo di 50 agenti in più in città e la prosecuzione del dialogo per incrementare ulteriormente gli organici.
Lo sguardo poi va avanti, al 2026 e alla sfida olimpica, per la quale Sala continua a dirsi “ottimista”. Il vero nodo immediato, però, è quello che riguarda la tariffa unica integrata per il trasporto pubblico: “Ne ho parlato ieri con Fontana. Le formule ci sono. Esiste la possibilità di avere un periodo temporaneo di sperimentazione”. L'aumento del costo del biglietto a 2 euro è centrale per le casse del Comune che potrebbero perdere 100 milioni per via delle mosse del governo su Imu e Tasi.
*Foto Elena Galimberti
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