Milano

I Radicali: "Piazza Cadorna? Intitoliamola a Raffaele, non a Luigi"

Da piazza Cadorna a... piazza Cadorna: la proposta dei Radicali per commemorare l'eroe della Breccia di Porta Pia del 1870

Cambiare l'intitolazione di piazza Cadorna... in piazza Cadorna. Il senso della proposta dei Radicali? Commemorare non il generale Luigi Cadorna ma Raffaele Cadorna, che guidò la liberazione di Roma alla Breccia di Porta Pia nel 1870.

In occasione della giornata che celebra la fine della prima guerra mondiale e commemora il Milite Ignoto, Lorenzo Lipparini e Barbara Bonvicini, segretario e tesoriere dell'Associazione Enzo Tortora Radicali Milano, dichiarano infatti: "Il pensiero va agli oltre 4mila soldati italiani condannati a morte dai Tribunali Militari in processi sommari, con 750 esecuzioni e almeno 350 vittime della decimazione, cioè uccisi in modo casuale senza neppure la prova di una responsabilità individuale. Recentemente, proprio in occasione del centenario dell'entrata in guerra dell’Italia, vi sono state diverse iniziative per la riabilitazione della memoria di queste vittime della giustizia militare e in particolare è stata presentata e già approvata dalla Camera dei deputati la proposta di legge recante “Disposizioni concernenti i militari italiani ai quali è stata irrogata la pena capitale durante la prima Guerra mondiale. Queste vittime, e molte altre dovute alla conduzione militare che portò alla disfatta di Caporetto, sono dovute in gran parte al generale Luigi Cadorna, che fu destituito dal comando e solo successivamente riabilitato da Mussolini, che alla sua morte gli dedicò vie e piazze. Sembra oggi difficile conciliare la unanime opinione, confermata dal voto del Parlamento, sulla correttezza storica e morale della riabilitazione delle vittime con una non parallela condanna del principale responsabile. E in particolare con la permanenza in molte città di strade intitolate al suo nome. Che resterà, come è giusto, nei libri di storia, ma certamente non come un nome da onorare. Piazzale Cadorna può rimanere tale, ma in ricordo di Raffaele, che guidò la liberazione di Roma alla Breccia di Porta Pia nel 1870, o dell’omonimo nipote, generale decorato della guerra di liberazione e senatore democristiano".







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