Milano

I Sentinelli di Milano: "Via la statua di Montanelli"

L'onda lunga delle proteste per l'uccisione di George Floyd, i Sentinelli: "Montanelli e la 12enne eritrea schiava sessuale, non degno di rappresentare Milano"

I Sentinelli di Milano: "Via la statua di Montanelli"

La scia delle proteste e dei cortei per l'uccisione di George Floyd a Minneapolis raggiunge nuovamente Milano dove  I Sentinelli di Milano, attraverso una lettera-appello chiedono al sindaco, Giuseppe Sala, e al Consiglio comunale di rimuovere la statua del giornalista Indro Montanelli che si trova nell'omonimo parco della citta' e di dedicare i giardini "a qualcuno che sia piu' degno di rappresentare la storia e la memoria della nostra citta' Medaglia d'Oro della Resistenza". La richiesta è stata pubblicata sulla pagina Facebook del gruppo. Secondo I Sentinelli il giornalista "fino alla fine dei suoi giorni ha rivendicato con orgoglio il fatto di aver comprato e sposato una bambina eritrea di dodici anni perche' gli facesse da schiava sessuale. Riteniamo che sia ora di dire basta a questa offesa alla citta' e ai suoi valori democratici e antirazzisti".

Gli altri casi nel mondo

Dopo la statua imbrattata di Winston Churchill a Londra e quella di Edward Colston abbattuta a Bristol, un'altra figura storica è nl frattempo finita nel mirino del movimento “Black Lives Matter”: la statua dell’esploratore italiano Cristoforo Colombo a Richmond, capitale della Virginia, negli Stati Uniti, è stata abbattuta nella notte. "Colombo rappresenta il genocidio", recita il cartello lasciato dai manifestanti. E proprio in Virginia il governatore Ralph Northam, a seguito delle proteste mondiali dopo il caso George Floyd, con i manifestanti che avevano chiesto la rimozione di personaggi storici controversi e legati al razzismo, ha annunciato la rimozione del monumento dedicato a Robert E. Lee, generale dell’esercito sudista durante la Guerra civile americana.

Barberis: rimuovere la statua di Montanelli? Un errore

Sono molto, molto lontano culturalmente da questi tentativi di moralizzazione della storia e della memoria che trovo sbagliati e pericolosi. Atteggiamenti che hanno a che fare più con la categoria della censura che della riflessione critica e che hanno ben poco a che vedere con la sensibilità della nostra città che da sempre si confronta con le contraddizioni e la complessità della societa e dei suoi personaggi. Montanelli ha commesso un errore grave, imperdonabile. Se questo fosse però il criterio per rimuovere statue o cambiare il nome alle vie dovremmo rivedere il 50% della toponomastica mondiale.Sarebbe inoltre poco comprensibile dedicare tempo all'argomento in Comune in questa delicatissima fase dove in testa e a cuore dovremmo avere, e a tutti gli effetti abbiamo,  ben altre priorità e progetti.








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