Milano
I totiani guardano a Lombardia Ideale. Alleanza in vista? Inside
In Lombardia c'è sempre aria di rimpasto: a volerlo sono alcuni tra i consiglieri più lontani da Salvini e più vicini al vecchio corso bossiano
di Fabio Massa
La politica non vede l'ora di prendere il largo, a Milano e in Regione. Come diceva Giancarlo Fusco, sotto il Pirelli ormai è esplosa la stagione delle angurie. Ma i palazzi del potere, e quelli dei bottoni hanno protagonisti iperattivi. Che si concedono magari uno scatto per Instagram, come Beppe Sala da Zoagli, ma poco di più. Tra pochissimo c'è la pausa estiva, ma per adesso - soprattutto in Regione - non si deve parlare di mare, ma di correnti sotterranee e marette assolutamente sì.
L'argomento politico riguarda la politica dei totiani. Brancaccio è andato così così. E' stato un segnale. Che ha detto a tutti due cose. La prima è che Giovanni Toti, il governatore della Liguria, non si ferma. La seconda è che Silvio Berlusconi non ha alcuna intenzione di lasciare a Toti la possibilità di riformare il partito. Il pallino ce l'ha in mano il Cavaliere, e così è. Intanto però Matteo Salvini, ogni giorno che passa, costruisce qualcosa per un futuro nel quale non debba uscire a rivedere le (5) stelle. E dunque pensa a una alleanza che copra il lato di centro, giacché a destra la Lega piglia tutto e anche la grande ascesa della Meloni finirà come la stagione delle angurie. Prima o poi termina, soprattutto se Salvini accentuerà le caratteristiche proprie di un partito di destra. Ma questo - si ragiona in Lombardia - può avvenire solo coprendo il centro con un soggetto che potrebbe non essere Forza Italia. La distanza tra il Capitano e il Cavaliere pare siderale, soprattutto dopo le ultime vicende europee. E dunque? Dunque un primo germe di alleanza potrebbe arrivare da una coalizione tra le varie liste dei presidenti come Attilio Fontana (Lombardia Ideale) e come Nello Musumeci (Diventerà Bellissima) e il soggetto creato da Giovanni Toti. Questo vuol dire però fuoriuscita dagli azzurri. Un passo importante, decisivo, che non prevede ripensamenti.
Intanto in Lombardia c'è sempre aria di rimpasto. A volerlo sono alcuni tra i consiglieri più lontani da Salvini e più vicini al vecchio corso bossiano. Pare che in alcune commissioni siano già successi "incidenti di percorso". Segno che la tensione si sta alzando. Ultimi fuochi in attesa dei falò d'agosto. Quelli, però, saranno in riva al mare. E saranno più piacevoli.
fabio.massa@affaritaliani.it