Milano

I travagli del M5S, con una pedina da giocare a sindaco (se ci sono i tempi)

Sulle candidature, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it Milano, c'è grande incertezza e una messe di "no" secchi

di Fabio Massa

Entro due giorni la mediazione tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte dovrebbe chiudersi, ma prima di 14 giorni - come ha detto Gianluca Corrado al Corriere della Sera - non ci saranno notizie utili per la lista milanese. E quindi, sostiene Corrado, la presentazione stessa della lista è a rischio. Intanto sulle candidature, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it Milano, c'è grande incertezza e una messe di "no" secchi. Uno di questi è quello di Monica Forte, presidente della Commissione Antimafia in consiglio regionale, che si sarebbe tirata indietro. Idem per Alessandra Gianotti, che da facilitatrice regionale era una possibile candidata, ma pare che abbia detto no. Chi vorrebbe farlo è la senatrice Simona Nocerino, che in questo modo recupererebbe un po' di visibilità sul territorio. Chi aspira ma non ha ancora trovato sponde è Elena Sironi, dal municipio 4, oppure Pierluigi Riccitelli dal municipio 3. Rimane aperta l'ipotesi Alice Perazzi, classe 1995, attualmente al municipio 2, che tuttavia non si è ancora espressa in merito a una sua disponibilità. Il curriculum della Perazzi è di tutto rispetto: Law summer school alla Fordham University di New York e ora praticante magistrato. Difficile che per scegliere si possano tenere le graticole (mancano i tempi), e comunque per chiunque sia il candidato il partito dovrà ovviamente prevedere un "paracadute" romano, poiché la sconfitta pare certa e con percentuali assai basse. Uguale paracadute sarebbe stato promesso da Conte a una candidata civica per ora "coperta" della quale però è assai in dubbio l'attuale disponibilità. La scarsa forza elettorale e le liti interne sono il motivo per cui anche con Beppe Sala non ci sarà nessun accordo, se non al secondo turno. La situazione è assai confusa, e anche pericolosa per chi si espone. Ad esempio si vocifera che Beppe Grillo sia molto arrabbiato per un'altra vecchia conoscenza della piazza di Milano e lombarda: Vito Crimi. Non avrebbe fatto per nulla piacere al fondatore la giravolta dell'ex candidato presidente contro Formigoni.

fabio.massa@affaritaliani.it
 







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