Milano

Icaro, il poeta di strada di Brera in volo verso la canzone. VIDEO

di Claudio Bernieri

In esclusiva per Affaritaliani.it il video del nuovo brano del brianzolo Icaro Ravasi, che racconta la bellezza incontaminata della Toscana

Icaro, il poeta di strada di Brera in volo verso la canzone

Debutta  con il suo CD  di canzoni eco-rock un artista di strada che dalle stradine di Brera approda ai media, al ring delle  tv e ai palcoscenici dell’estate. Un video  musicale ("E’ così bella la terra",  che Affari mostra in anteprima) ora  racconta la bellezza incontaminata della Toscana. Il brianzolo Icaro  con le sue canzoni vola su campagne inviolate, campanili, stradine medievali…Mantenete intatta la Terra è il  grido poetico dell’artista di strada Icaro Ravasi. Un video girato con effusione di droni  celebra la vita agreste, la provincia, il borgo, i castelli , le antiche mura, i campi... Una  realtà tutta anti-condominio: Montemassi, frazione di Roccastrada, provincia di Grosseto.

Forse Yuri Camisasca  scrivendo il suo celebre pezzo “Nomadi” pensava proprio a Icaro, nomade barbuto re delle notti milanesi in cerca della “fine della strada”: Icaro la ha trovata infine  nello studio  di registrazione di Antonio Summa, celebrato arrangiatore milanese che ha confezionato un’operetta eco rock con le poesie di Ravasi.

Negli '80 Ravasi, vero nomade metropolitano, studi musicali alle spalle,  gironzolava  invitto e inedito con il suo banchetto per le stradine di Brera vendendo i suoi libri di versi autoprodotti. ( “Ho venduto 20mila copie  delle mie raccolte, racconta, era l’85, entravo nei bar e nei locali, c’erano i venditori di fiori e i venditori di quadri e io campavo vendendo  i miei libri  di poesie e tutti me li compravano felici"). Icaro fino agli anni 2000  si metteva a vendere versi  qua e là della movida letteraria di Brera, tra il  bar Giamaica e il Club Due e la piazzetta in via Madonnina, le cantine dei jazzomani  e  i piano bar. Poi ho fatto un banchetto di poesia notturna. 30 anni di boheme.

"Poi arrivarono i cartomanti e i vu cumprà, ed ora  Brera è diventata una Montmatre di plastica per turisti”, ci racconta. Serviva un buen ritiro. “La poesia è entrata in me, la parola è diventata canzone. E’ una cosa misteriosa. Mi veniva di cantare i miei sentimenti . Ho scoperto qual’è la differenza tra parola cantata e scritta.  D’estate con bel tempo con la chitarra sono uno scrittore di canzoni, d’inverno  con il freddo sono scrittore di poesie.

Io mi ero iscritto a uno stage  della scuola  di Jacopo Fo, e ho fatto un corso  di scrittura creatura, tenuto da Dacia Maraini che mi ha detto: guarda che tu hai dei talento, vai avanti…”

Ravasi si trasferisce nella maremma toscana, dove studia i poeti del dolce stil novo, Dante, Poliziano e approda infine  a  Monteverdi: insomma, fa l’alchimista con testi e musica, e  cerca di risolvere  il dilemma: la canzone è poesia in musica, o è qualcos’altro? Icaro prova pure a musicare la Comedia di Dante… studia l’incoronazione di Pompea di Monteverdi... “Al suo  librettista, Gian Francesco Busenello, dovremmo dare l’Oscar alla memoria”, dice.

Icaro  oggi  propone  il suo primo  CD importante. Tra  Lucio Dalla e Bennato alla corte di Lorenzo Magnifico, o  se vogliamo, un Monteverdi rock nelle cantine della Felix  Brera.

Lo rivedremo cantare le sue canzoni agli angoli delle strade di Milano o di Firenze? Oggi fare l’artista di strada è un must: dal marciapiede e dall’obolo nel cappello arrivano i Maneskin… Addio talent e Sanremo Giovani, concorsi  strapilotati. Icaro vola verso il sole della musica libera.








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