Milano

Idee Italia, la prima giornata. Gelmini e Romani padroni di casa

Idee Italia all'Hotel Gallia di Milano: la tre giorni di ascolto di Forza Italia promossa da Mariastella Gelmini

Idee Italia all'Hotel Gallia di Milano: tre giorni di ascolto

 

E' in corso "Idee Italia", la tre giorni di ascolto voluta da Mariastella Gelmini, coordinatrice lombarda ed esponente di spicco di Forza Italia. All'Hotel Gallia di Milano, a partire dal pomeriggio di venerdì 24 novembre, si alternano i principali esponenti della società civile e personalità politiche per affrontare i grandi temi che saranno al centro del programma di governo. “Vogliamo ascoltare il Paese che lavora, produce, quello delle imprese e degli artigiani. Insomma l’Italia che ogni giorno si misura con le scelte concrete ed è stanca di un fisco che rischia di mandare a fondo imprese e famiglie”, ha spiegato Gelmini. “Perché il Paese vuole uscire dalla crisi che l’ha paralizzato per tanto tempo e lo può fare schierando le forze migliori”.

Ema, Sala replica a Raggi: "Capitan Senno di Poi..."


"Vorrei sorridere a questa affermazione. A proposito di 'senno di poi' al limite mi fa sorridere Capitan 'Senno di poi' di South Park". Risponde con una battuta il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, alla collega di Roma, Virginia Raggi, che ha recentemente dichiarato che lei sarebbe stata favorevole a candidare la Capitale ad ospitare Ema, ma la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, ha optato per Milano. Il primo cittadino Milanese ne ha parlato con i giornalisti a margine della sua visita a Idee Italia, la contro-Leopolda, di Forza Italia a Milano.

Sala: "Milano merita di essere trattata un po' diversamente"


Il momento di approvazione di una legge di bilancio preventiva "non si esaurisca nel portare avanti gli interessi dei singoli partiti". A dirlo e' il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, durante il suo intervento di saluto alla Contro Leopolda di Forza Italia a Milano, Idee Italia. "Se la coperta e' corta - ha aggiunto Sala - non vorrei che ci rimettessero gli enti locali, perche' la storia delle leggi di bilancio italiane e' storia di grandi sacrifici chiesti proprio agli enti locali". Quindi Sala ha parlato del tema della "devoluzione fiscale": "Non appartengo a coloro che dicono 'teniamoci le tasse' perche' questi sono principi anticostituzionali. Rimane il fatto che bisogna riflettere il confine tra il giusto e solidale da un lato e il merito e l'efficienza dall'altro" ha osservato il sindaco; facendo poi un riferimento preciso a "una citta' come Milano che rischia e che si da' molto da fare", per "far avanzare il Paese", ma che a suo avviso "dovrebbe essere trattata un po' diversamente". Seguendo il principio della "perequazione" fiscale, che prevede che vengano aiutate le realta' piu' in difficolta' da parte di quelle che fanno da traino "nel 2017 Milano ha lasciato sul piatto 114 milioni di euro". Quindi "va bene che venga aiutato chi e' piu' debole ma prima o poi bisogna anche premiare il merito", ha fatto presente il Sindaco.

Gelmini alla Lega: "Alleanza quando c'è fiducia"


"Si fa l'alleanza quando c'e' fiducia". Lo ha detto Mariastella Gelmini, coordinatrice lombarda di Forza Italia, commentando quanto ha dichiarato il leader della Lega, Matteo Salvini, che ha chiesto un patto scritto nero su bianco e poi portato dal notaio per sancire l'alleanza tra i due partiti ed escludere "inciuci". "Visto che l'alleanza l'abbiamo costruita anche recentemente in Sicilia con il successo importante di Nello Musumeci, sono convinta che Matteo Salvini abbia piena fiducia in Silvio Berlusconi e che il centrodestra si candidi alle prossime elezioni politiche non per partecipare ma con condizioni per vincere" ha proseguito Gelmini, conversando con i giornalisti a margine di Idee Italia, la contro-Leopolda voluta a Milano da lei e dal senatore Paolo Romani. "L'unica condizione - ha concluso - e' rimanere distanti dal chiacchiericcio che c'e' nell'altra meta' campo".

Romani: "Ema, dove era Alfano quando si decideva?"


Tra i primi interventi di quella che è stata definita la "ControLeopolda" del centrodestra, quello del capogruppo di Forza Italia al Senato Paolo Romani su Ema e Angelino Alfano: "Ema non e' arrivata a Milano, ma dove era Angelino Alfano dove decidevano? C'era Sandro Gozi ma queste cose si fanno al massimo livello: o hai le palle per andare a giocarti la partita oppure non fai il ministro degli Esteri". Romani poi ha fatto l'esempio di Expo: "Letizia Moratti il giorno prima di Expo ha fatto 40 incontri bilaterali; si era mosso anche Romano Prodi ma qua si e' mosso Sandro Gozi. Siamo d'accordo di fare sistema - ha aggiunto - Ripartiamo da Milano ma cerchiamo di avere una classe politica che ci rappresenti fino in fondo perche' questa non ci ha rappresentato".







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