Ieo, scontro su vendita. Moglie Veronesi: Umberto direbbe sì a Humanitas - Affaritaliani.it

Milano

Ieo, scontro su vendita. Moglie Veronesi: Umberto direbbe sì a Humanitas

Istituto Europeo di Oncologia, i medici hanno paura di perdere la propria indipendenza

Ieo, scontro su vendita. Moglie Veronesi: Umberto direbbe sì a Humanitas

E' "del tutto positiva" la reazione di Sultana Razon alla manifestazione di interesse congiunta da parte del Gruppo San Donato per il centro Cardiologico Monzino e dall'Humanitas per l'Istituto Europeo di Oncologia. La moglie di Umberto Veronesi, oncologa pediatra che ha condiviso con il marito anche il percorso professionale, spiega una nota, "vede di buon grado il piano dei due Gruppi perché rispetta la visione del Professore, fondatore dello IEO scomparso lo scorso novembre". "Mio marito ha sempre considerato il paziente al centro del processo di cura, questo è stato l'obiettivo di tutta la sua carriera. Era la prima cosa che voleva condividesse chi lavorava con lui ed era la prima cosa che insegnava ai giovani colleghi. - racconta Sultana Razon Veronesi - Come medico e come ricercatore, desiderava espandere sempre più il modello di ospedale in cui la cura e la ricerca fossero due facce della stessa medaglia. IEO e Humanitas sono due realtà eccellenti e complementari. La sinergia tra questi due poli creerebbe uno dei maggiori centri per la lotta al cancro a livello mondiale, aumentando le possibilità di vincere questa battaglia. Per queste ragioni sono convinta che mio marito guarderebbe con favore a un progetto come questo, a totale beneficio del paziente".

Il Gruppo Ieo "preferisce non commentare" le parole di Sultana Razon, la vedova di Umberto Veronesi, che ha reagito positivamente alla manifestazione di interesse congiunta da parte del Gruppo San Donato e dell' Humanitas per l'Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) e il Monzino. Alla domanda dell'ANSA, i Comitati di Direzione di Ieo e Monzino confermano i concetti espressi ieri, insieme "alla volonta' di sostenere il modello attuale di Istituzioni no-profit e indipendenti da altri gruppi ospedalieri, privati o pubblici". Ieo e Monzino, ricordano i loro responsabili, "sono fondati su uno statuto unico in Italia, che prevede che i margini reddituali vengano destinati a programmi di ricerca. Nessuno dei due ha mai distribuito dividendi, elemento che ha permesso di concentrare le risorse unicamente sulla qualita' delle cure offerte ai pazienti". Il modello su cui le due strutture si sono fondate, ha proseguito il Gruppo Ieo, "ha condotto gli istituti ai vertici internazionali nella clinica e nella ricerca". L'appello, rinnovato, e' per gli attuali soci, ai quali chiedono "di mantenere e anzi rafforzare il sostegno all'unicita' del progetto Ieo e Monzino". 








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