Milano
IGPDecaux, la pandemia colpisce il mercato delle affissioni sotto la Madonnina
Rumors poco incoraggianti attorno a IGPDecaux, azienda che ha in concessione gli spazi pubblicitari di Atm e negli aeroporti lombardi
IGPDecaux, la pandemia colpisce duro il mercato delle affissioni sotto la Madonnina
Che cosa sta succedendo in IGPDecaux? Rumors poco incoraggianti raccolti da Affaritaliani.it Milano, raccontano di brutte prospettive economiche per l’azienda che ha in concessione gli spazi pubblicitari nelle pensiline e sui mezzi del trasporto pubblico ATM e negli aeroporti lombardi, solo per citare due spazi pubblici. Secondo voci di corridoio, la pandemia ha colpito duro al punto da aver indotto l’azienda a chiedere di ridiscutere – laddove possibile - i contratti con tutta una serie di realtà sotto la Madonnina. IGPDecaux, azienda leader in Italia nel settore della concessione di spazi pubblicitari sui mezzi del trasporto urbano con un fatturato che nel 2019 ha raggiunto i 135 milioni di euro, fa parte del gruppo multinazionale francese JC Decaux SA. Presente in più di 80 paesi, il gruppo nel 2019 ha registrato un fatturato globale di 3,9 miliardi di euro e impiega più di 13.000 dipendenti. Tuttavia, per effetto della pandemia da Covid-19, il gruppo ha dichiarato nel proprio report sul primo semestre 2020 un calo del fatturato del 42% e perdite per più di 250 milioni di euro.
In questo momento così critico per la multinazionale, non fa di certo eccezione l’italiana IGPDecaux, per la quale la generalizzata crisi della raccolta pubblicitaria comune a tutti i comparti si è infatti sommata agli effetti negativi della ancor più profonda e duratura crisi del trasporto pubblico locale milanese. Secondo i dati diffusi da ATM, infatti, nonostante il lockdown sia finito in primavera, il tasso di utilizzo dei mezzi pubblici è attualmente solo il 35% di quello registrato nell’analogo periodo del 2019. Un simile sottoutilizzo del trasporto pubblico, effetto da una parte del ridimensionamento del traffico turistico internazionale e dall’altra del protrarsi dell’utilizzo dello smartworking da parte delle grandi aziende, ha danneggiato pesantemente il mercato delle inserzioni pubblicitarie. Secondo i dati pubblicati dalla società Nielsen per il mercato italiano, il numero di inserzioni pubblicitarie acquistate per i mezzi pubblici sarebbe infatti crollato nel periodo tra gennaio e giugno del 91% rispetto al volume rilevato lo scorso anno. Non sorprendentemente, sempre secondo Nielsen, i fatturati netti del mercato pubblicitario “transit”, ovvero la categoria di riferimento per IGPDecaux, sarebbero stati nella prima metà dell’anno – includendo quindi anche i mesi antecedenti il coronavirus – già inferiori del 60% rispetto a quelli registrati nell’anno precedente.
Se le condizioni del mercato pubblicitario e il difficile ritorno alla normalità per il trasporto pubblico – come sembra – saranno destinati a rimanere pressoché stabili fino alla fine dell’anno, l’effetto combinato del calo del fatturato acquisito nei primi sei mesi e del calo degli acquisti di spazi pubblicitari da parte degli inserzionisti nella seconda metà dell’anno, secondo gli analisti potrebbe costare ad IGPDecaux un calo del fatturato annuale di una percentuale record tra il 60 e il 70 percento, che per il leader italiano della pubblicità in mobilità si potrebbe quantificare in una riduzione degli introiti tra gli 80 e i 90 milioni di euro. Uno scenario preoccupante, che potrebbe comportare per la società la necessità di correre ai ripari con un piano emergenziale.