Il Beccaria cade a pezzi. Don Rigoldi: "Pronto allo sciopero della fame"
Carcere minorile Beccaria, il grido di allarme di don Gino Rigoldi: "Tutto è vecchio e va male". Informato il ministero
Don Gino Rigoldi si dichiara pronto ad iniziare uno sciopero della fame: l'anziano cappellano del carcere minorile Beccaria alza la voce per denunciare la situazione di degrado in cui versa il penitenziario milanese. E il suo allarma giunge all'attenzione del ministro alla giustizia Andrea Orlando. "I muri sono sporchi, pieni di scritte; tutto è vecchio, ammuffito e non c'è in vista nessun intervento vero di risanamento. Nemmeno la cappella è utilizzabile e io dico messa nella sala colloqui, sbaraccando tutti i tavoli, come in un campo di guerra", è lo sfogo del parroco rilanciato da Repubblica. Prosegue il cappellano, al Beccaria da 42 anni: "Va tutto male l'edificio è brutto, sporco, cadente. Non funziona niente, non ci sono abbastanza attività e corsi di formazione, i ragazzi sono scoraggiati, annoiati, umiliati, anche arrabbiati. Quindi non sempre si comportano bene, rispondono male, protestano, finiscono in punizione, vengono denunciati. Io non ho mai visto tante denunce come in questi mesi a carico dei ragazzi. Ma la Procura che dice, dov'è?".
La dirigente Olimpia Monda spiega: "Non siamo un carcere per adulti, abbiamo poche risorse, ma la Regione sta facendo un nuovo bando e dovrebbero arrivare finanziamenti per le attività di risocializzazione dei ragazzi, che devono stare più fuori che dentro il carcere".
Intanto già ieri il deputato Pd Emanuele Fiano ha segnalato la situazione al ministero. Sulla vicenda c'è anche l'assessore milanese Pierfrancesco Majorino: "Credo che il ministro Orlando debba interessarsi subito, l'allarme di don Gino è troppo serio per cadere nel vuoto. Il Beccaria è un pezzo di città e noi non vogliamo certo girarci dall'altra parte".