Il Bosco Verticale di Milano tra i casi citati da Hundredrooms
Il Bosco Verticale di Milano progettato da Stefano Boeri e dal suo studio tra i casi citati dalla start up che compara alloggi turistici Hundredrooms
Il Bosco verticale di Milano progettato da Stefano Boeri e dal suo studio citato tra i casi di significativi progetti per rendere le città "più belle, più vivibili e più attrattive" da Hundredrooms(https://www.hundredrooms.it/), comparatore online di alloggi turistici nato come start up nel 2014. Elencando i casi di questa tendenza innovativa partita proprio da Milano ed in espansione in altre parti del mondo, Hundredrooms sottolinea come questi edifici favoriscano fortemente la pratica di un turismo sostenibile.
Così la start up racconta il Bosco verticale di Milano: "Il primo Bosco Verticale mai costruito si trova proprio nella capitale dell’industria italiana. Progettato da Boeri Studio, si tratta di un complesso residenziale formato da due torri e inaugurato nel 2014. Le facciate sono rivestite da oltre 2000 essenze arboree, che danno un risultato davvero spettacolare. Il Bosco Verticale di Milano, infatti, ha ricevuto diversi riconoscimenti, come l’International Highrise Award, ed è considerato il “grattacielo più bello e innovativo del mondo” dal Council on Tall Buildings and Urban Habitat".
Questi gli altri esempi di Bosco verticale menzionati da Hundredrooms:
Torre Tao Zhu Yun Yuan, Taiwan
Quest’opera, progettata dell’architetto Vincent Callebaut, fu iniziata nel 2013 e la sua inaugurazione si prevede per settembre di quest’anno. La Torre si trova a Taipei, nel distretto di XinYin. Questo bosco verticale, se comparato con gli altri, è forse il più “basso”. Con 92 metri di altezza, conterrà 23 mila essenze vegetali tra alberi e arbusti.
Torre dei Cedri, Svizzera
Losanna è un’altra città in cui il movimento ecologico verticale sta già dando i suoi frutti. Anche questo edificio è un progetto di Stefano Boeri e si ispira agli stessi principi e le stesse caratteristiche del Bosco Verticale di Milano. Sarà rivestito da oltre 100 cedri, 6 mila arbusti e 18 mila piante. Il tutto collocato nelle terrazze principali al fine di ridurre l’inquinamento della città e migliorarne la qualità dell’aria.
Naijing Vertical Forest, Cina
Le Torri Nanjing, alte 200 metri una e 108 l’altra, rappresentano il primo progetto di Stefano Boeri in Asia. Più di mille alberi e 2.500 arbusti saranno distribuiti tra i due edifici. Grazie a questo progetto, ben 60 kg di anidride carbonica saranno trasformati ogni giorno in ossigeno, con un impatto rigenerante per la biodiversità locale. L’inaugurazione delle torri è prevista per il 2018 e, di sicuro, il risultato sarà eccezionale. Ammirando la città dai balconi delle due torri, infatti, sarà come stare nel cuore di una foresta.
Quartiere ecologico a Bruxelles, Belgio
Conosciuto come Tour & Taxis, questo ambizioso progetto di Vincent Callebaut mira allo sviluppo di un quartiere completamente ecologico all’interno della città di Bruxelles. È prevista la costruzione di tre blocchi di oltre 100 metri di altezza, che saranno dei veri e propri boschi verticali. Nei loro dintorni ci saranno anche servizi e spazi sostenibili, come uno stagno per il rifugio di alcune specie animali o la ricostruzione di un antico mercato del pesce.