Milano

"Il Cacciatore di Caino", il nuovo noir dello scrittore Fabrizio Carcano

La nuova indagine del commissario Bruno Ardigò ha risvolti religiosi e si snoda in una delle zone più vivaci di Milano, quella attorno alla Stazione Centrale

"Il Cacciatore di Caino", il nuovo noir dello scrittore Fabrizio Carcano

Esce oggi il nuovo noir del giornalista e scrittore milanese, Fabrizio Carcano, dal titolo Il Cacciatore di Caino (Mursia). L'attesa dei fan del prolifico 47enne giallista milanese è dunque finita, ora potranno godersi un'altra avventura del commissario Bruno Ardigò. Carcano è riuscito con il tempo a ritagliarsi uno spazio di tutto riguardo: nell’ultimo anno ha infatti più volte conquistato il primo posto nelle classifiche gialli e noir di Amazon con i suoi titoli. Giornalista professionista (scrive per «Il Giorno», «Superbasket» e «Bergamo&Sport») e scrittore dal 2011, Carcano è al suo dodicesimo romanzo noir ambientato a Milano, dopo Gli angeli di Lucifero (2011), La tela dell’eretico (2012), Mala Tempora (2014), L’ultimo grado (2014), L’erba cattiva (2015), Una brutta storia (2016), Il Mostro di Milano (2017), In nome del Male (2018), Il codice di Giuda (2018), Milano Assassina (2019) e Nemesi Nera (2019).

Il Cacciatore di Caino, ambientato nel gennaio 2020 prevalentemente nei quartieri intorno alla Stazione Centrale, tra il No.Lo., Porta Venezia e Greco, è un giallo a carattere religioso, che partendo dal delitto di un sacerdote esperto in esorcismi racconta la caccia serrata a due assassini che intrecciano le loro scie sanguinarie a Milano, uccidendo in modi diversi ma legati da un comune passato. A seguire le loro tracce sarà ancora una volta il capo della sezione Omicidi, il vice questore Bruno Ardigò, il personaggio protagonista dei precedenti romanzi di Carcano.

“Anche nel Cacciatore di Caino racconto Milano, i suoi quartieri forse meno conosciuti, con le loro peculiarità e i loro misteri, accompagnando i lettori alla scoperta dei murales delle zone est della città, ma anche dei segreti nascosti nel cimitero sconsacrato dell’abbazia di Chiaravalle dove riposavano le ossa dell’eretica trecentesca Guglielmina la Boema, in un noir milanocentrico dove cronaca e religione si fondono e si confondono”, racconta Fabrizio Carcano che dal 2015 vive a Bergamo. E infatti la dedica del romanzo è alla città di Bergamo, a tutte le vittime del Covid e al suocero Ferdinando deceduto a marzo per il virus.

“Il romanzo è stato scritto in gran parte durante il lockdown. Nel libro, volutamente ambientato nel gennaio 2020, non si parla del virus, ma inevitabilmente ogni mia pagina ha risentito di quanto accadeva intorno a ognuno di noi in quelle drammatiche settimane di marzo”, spiega l’autore.

SINOSSI

Milano, gennaio 2020. La Chiesa dei Martiri Oscuri, a due passi da piazzale Loreto, sorge su un cimitero di appestati ed è preceduta da una fama lugubre come la sua facciata di pietre nere: in una nicchia dedicata al martirio di Santa Orsola mani ignote depositano un cellulare con un video di un inquietante duplice omicidio. La prima vittima è un sacerdote, esperto in esorcismi, con una croce rovesciata incisa sulla schiena. Il carnefice si presenta come Caino e annuncia nuovi delitti. Ma Caino non è l’unico incubo che aleggia su Milano. Una donna danese viene a uccisa a forbiciate e le vengono tagliati i capelli. E’ la firma di un serial killer che da anni sta insanguinando il Nord Europa: lo chiamano il Viaggiatore e si è spostato a Milano. Che intreccio c’è tra lui e Caino? Ancora una volta tocca al ‘cacciatore di assassini’, il vice questore Bruno Ardigò, capo della sezione Omicidi, braccare questi mostri, scavando in un passato torbido, in un’indagine a sfondo religioso che si snoda tra il cimitero di Chiaravalle, dove mani ignote hanno profanato il sepolcro dell’eretica Guglielmina la Boema, e i quartieri intorno alla Stazione Centrale, dove i murales dei sottopassi ferroviari raccontano i delitti e i misteri che li legano.

 







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